I giornalisti hanno, o dovrebbero avere, un ruolo fondamentale nella società.
Il loro compito è quello di essere dei tramiti, dei veicoli entro i quali l’informazione passa chiara e tonda per tutti, non manipolata e libera da influenze dettate da potere ed ideologia.
Dovrebbero, appunto, perché questi valori, seppur nobili e davvero encomiabili, non sono praticamente mai possibili.
Spesso per scelta, perché i media sono trascinati, vivono quasi di interessi che i lettori-spettatori non sanno nemmeno possano esistere.
A volte per necessità, perché tutti, e dico tutti, in qualche modo riceviamo delle influenze. Questo concetto lo afferma pure Eco, non lo sostiene un collaboratore ultima ruota del carro di una testata online, come me, quindi vale la pena ascoltare uno dei più grandi maestri della cultura dell’ultimo secolo.
Il concetto base è che quando un giornalista sceglie di parlare di qualcosa anziché di qualcos’altro, è già lì influenzato. Quindi tutti sono soggetti a questo tipo di regola.
Questo va detto non per giustificare il settore, ma perché essere “puri al 100%” è davvero impossibile.
Il numero odierno della Stampa, ha deciso di uscire col botto, interpellando i personaggi tra i più famosi, sulla loro visione del mondo.
Da Papa Francesco a Trump, da Renzi a Putin e Obama, perfino campioni dello sport, nel loro mondo tutto a parte come Andrea Belotti, Gianluigi Buffon e Sebastian Vettel, guarda caso tutti e tre che hanno a che fare più o meno direttamente con la città di Torino; tutti hanno detto la loro ed è per la maggior parte emerso che i giornalisti spesso manipolano l’informazione, la rendono “impura”.
Perfino il pontefice ha chiosato che se i giornalisti facessero meglio il loro lavoro, lui userebbe meno Twitter.
Difficile invece dare ragione a Trump che accusa i professionisti della carta stampata di essere tutti dei bugiardi.
La realtà sta spesso nel mezzo. Non tutti scrivono il falso, non tutti sono dei bugiardi, certo i più sono condizionati e influenzati da interessi terzi che rendono non completamente autentico il loro rapporto con l’audience.
Migliorare è davvero possibile? Questo si vedrà solo vivendo ma il compito dei giornalisti, dal più illustre, allo sconosciuto di turno, è quello di permettere ai cittadini di usufruire di un loro diritto costituzionalmente garantito, ossia quello di informarsi e questo spesso non avviene nella maniera corretta.

A cura di Giacomo Biondi

Redazione IL POPOLANO

La Cesenate

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