Andata in archivio la parentesi della nazionale, la Serie A è tornata con una giornata che poteva riservare qualche sorpresa e con scontri interessanti a tutti i livelli.

Alla vigilia era pensabile che il quintetto al comando avrebbe anche potuto spaccarsi, pur se non è stato il calcio giocato ma il tempo atmosferico a portare al rinvio di Sampdoria-Roma, dato che a Genova le previsioni indicavano pioggia intensa e si sa come nella città della Lanterna l’acqua possa fare danni davvero notevoli.

Chi non è sfuggita ai pronostici è stata, innanzi tutto, la Juventus che, pur soffrendo, ha inanellato la terza vittoria consecutiva; vero che Cagliari, Genoa e Chievo, non possano rappresentare ostacolo insormontabile per la Vecchia Signora, ma in settimana qualche dubbio sulla forma dei bianconeri era stato sollevato, poi va in campo Dybala e risolve tutto.
A seguire è stata la volta dell’Inter che ha portato a casa la terza vittoria consecutiva; i nerazzurri saranno anche reduci da un mercato deludente, ma forse mancavano i giocatori? Ceduti alcuni elementi mai inseriti nel contesto, si può anche dire che la formazione di Spalletti non brilla, ma ha battuto la Fiorentina e vinto a Roma, sponda giallorossa, che magari sarà poco, però è accaduto.
Terza componente il gruppetto in vetta, il Napoli, che ha vinto a Bologna venendo fuori alla distanza dopo aver anch’esso faticato, ma dimostrando anche nei numeri statistici di aver ampiamente meritato il successo, ben più difficile del 7-1 dell’anno passato, ma che mette ancora una volta in evidenza come gli azzurri siano la formazione che gioca il miglior calcio della Serie A.
Giù dalla vetta finisce il Milan che, al primo sconto diretto, ne prende quattro da una Lazio che a cavallo dei due tempi si scatena e trova un Immobile ben diverso da quello visto in Nazionale; Montella e Bonucci sono finiti sul banco degli imputati, anche se non sono i soli colpevoli, ma si sa che in Italia spendi i soldi e diventi la regina del mercato, cosa che non serve a nulla quando poi si gioca.

Giusto che intorno al Milan ci sia entusiasmo, ma capita che anche i più bravi abbiano momenti di scarsa forma e che l’allenatore faccia scelte errata, mentre sarebbe sbagliato far passare Cutrone da fenomeno a capro espiatorio, anche se è già successo ad altri.
Viceversa la Lazio scala la classifica e si trova ad inseguire le prime, insieme al Torino; i biancazzurri sono in forma e, come già detto, ad Immobile bastano cinque giorni per dimenticare il giocatore volonteroso ma arruffone visto in Nazionale ed Inzaghi si gode il bomber ma anche una formazione che ha perduto pedine importanti e manca ancora di qualche infortunato, ma saprà dire la sua sino alla fine.

Anche il Toro vincente a Benevento si trova a quota sette punti; trasferta difficile quella del Vigorito, risolta da un’intuizione di Iago Falque al novantatreesimo, giusto a confermare che le partite si giocano e si possono risolvere sino alla fine.
Difficile dire dove potranno arrivare i granata, ma l’allenatore ha dichiarato che se non sarà Europa la colpa andrà attribuita solo a lui e basterà aspettare la fine della stagione per vedere se avrà ragione oppure i cospargerà il capo di cenere ….
Detto di Sampdoria e Roma, bisogna annotare le prime vittorie di Fiorentina, Atalanta, Udinese e Cagliari, tutte attese e tutte ancora a secco nelle due precedenti giornate; i viola vincono di goleada contro un Verona dove si faceva a gara per la palma del peggiore, mentre l’Atalanta ha vinto in rimonta contro un Sassuolo che non riesce ancora ad esprimersi al meglio.

L’Udinese supera in casa un Genoa che lotta ma ha un solo punto, mentre al Cagliari porta bene l’inaugurazione del nuovo stadio, contro un Crotone che avrebbe forse meritato qualcosa di più; i calabresi pagano l’astinenza dell’attacco, ancora senza reti, e se non si finalizza il gioco è difficile fare della strada.
Classifica già lunga dopo sole tre giornate, ed al di là di qualche spostamento è facile prevedere che le posizioni attuali possano rispecchiare un andamento di lungo periodo; le forze sono queste e chi è in fondo dovrà lottare duramente per uscire dalle sabbie mobili, mentre chi ha come obiettivo l’Europa deve ricordare che insieme ai soldi spesi bisogna fare punti ed evitare il più possibile quel’alternanza di risultati che difficilmente portano ai vertici della classifica.

Il Direttore Responsabile Maurizio Vigliani

Redazione IL POPOLANO

La Cesenate

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