Due turni in tre giorni, con l’ultimo appuntamento infrasettimanale di stagione, ed emozioni piuttosto intense ci hanno accompagnati verso la sfida delle sfide tra Juventus e Napoli, che si giocheranno lo Scudetto 2017/18 domenica sera nello stadio torinese; vero che anche perdendo i bianconeri manterrebbero un punto di vantaggio, ma sembra altrettanto assodato che i trabocchetti (per tutte) non mancheranno anche nelle quattro giornate successive.
La sfida continua dunque intensa, proprio quando pareva che i giochi fossero ormai fatti, perché il pareggio del Napoli in casa del Milan, mentre la Juve stendeva la Samp, riallungavano le distanze ad un +6 che mercoledì sera, diventava ad un certo punto, addirittura un + 9, con la Juve che vinceva a Crotone ed il Napoli sotto contro l’Udinese; poi le cose sono cambiate e quindi tutti pronti e concentrati per la prossima decisiva sfida.
Nel vuoto creatosi alle spalle delle prime due, Roma e Lazio viaggiano a braccetto per i restanti posti Champions, con l’Inter terzo incomodo ed un calendario tutt’altro che facile per tutte le contendenti; senza dimenticare lo scontro che nell’ultima giornata vedrà di fronte, a Roma, proprio Lazio ed inter.
Dal discorso Champions è ormai fuori il Milan, che pareggiando con Napoli e Torino, ha visto crescere il distacco da chi lo precede ed invece si ritrova con Atalanta, Sampdoria e Fiorentina alle calcagna, in una lotta anch’essa tutta da giocare e godere.
Nulla più ha invece da dire il Torino, così come Bologna e Genoa, al massimo giudici (impegno e voglia permettendo) dei destini altrui, visto che il calendario le metterà ancora di fronte a prime ed ultime della classe.
Chi ha fatto un passo in avanti verso la salvezza è il Sassuolo, che vince a Verona, in casa Hellas, e può respirare un po’ più tranquillamente delle giornate precedenti; certo i neroverdi non dovranno mollare la presa, ma la salvezza sembra davvero ad un passo, anche se ci si attendeva ben altro da una formazione che la stagione passata l’ha iniziata giocando in UEFA!
Chi invece sta affondando sempre di più è l’Udinese, alla decima sconfitta consecutiva ed attesa dalla sfida casalinga con un Crotone che attingerà nuove forze dal pareggio contro la Juventus; le zebrette friulane pareva avessero trovato in mister Oddo la panacea di una stagione iniziata malissimo con Del Neri, ma i benefici sono durati poco ed oggi è davvero difficile leggere nel futuro immediato di una formazione in cui non mancano ragazzi interessanti, ma non si riesce ad avere continuità e, soprattutto, quella serenità necessaria ad uscire dal pericolo retrocessione.
Questo anche perché, ammesso che il Verona sia la candidata principale a far compagnia al Benevento, nessuna tra le altre formazioni in lizza sembra nelle brutte condizioni dei friulani; vero che Cagliari e Chievo viaggiano con la “ridotta” inserita, mentre più vive paiono Spal e Crotone, ma cinque punti di vantaggio possono essere davvero poca cosa se non ci si sbriga ad invertire la rotta.
Ad oggi è davvero difficile scommettere sulla zona retrocessione, un risultato può rimescolare una situazione fluidissima e di cui la sola certezza porta il nome del Benevento, con l’Hellas seriamente candidata a fare compagnia ai campani (troppo discontinui i ragazzi di Pecchia per sembrare in grado di superare due contendenti) ed un rebus per il terzo biglietto ancora in gioco.
A cinque giornate dalla fine tutto è ancora da decidere, per lo Scudetto grazie ad un Napoli mai così in alto, pur se ha dovuto rinunciare all’Europa per “carenza di mano d’opera” o se preferite organico ridotto cui ha dato una mano qualche infortunio; per Champions ed UEFA grazie a chi ha dato forse di più di quanto atteso, ma anche a chi è stato troppo strombazzato ed ha fondamentalmente tradito le attese (vero Milan?), per rimarcare che si vince e si perde sul campo e non a parole, e tutto è ancora da decidere anche per la retrocessione.
L’importante sarebbe che fosse il gioco a darci le risultanze finali e non polemiche e veleni che è vero fanno parte del calcio, ma hanno ormai raggiunto una soglia esagerata che sarebbe ora ci si desse una regolata tutti, a partire dai dirigenti fino a noi che facciamo informazione e dovremmo iniziare ad essere meno di parte o meno asserviti a certi potentati!
Non riusciamo mai a darci un limite, nel mondo pallonaro italiano, e proprio la tecnologia è l’ultimo esempio di come si riesca ad essere ridicoli e stupidi su di un qualcosa richiesto da anni ed oggi, che è senz’altro perfettibile, oggetto di polemiche assurdamente insensate, perché tutto va bene, funziona ed è lecito, solo nel caso ne siamo beneficiati!
Riusciamo a passare dalla pallanuoto al bidone della spazzatura senza renderci conto di cosa si dice e senza mai guardarsi allo specchio ed analizzare i propri di comportamenti, quasi che tutto fosse dovuto e solo i diritti facessero parte della propria vita, mentre i doveri sono lasciati agli altri, tanto non è così difficile passare per fenomeni o diventare esempi di correttezza in un oggi dove troppo in fretta si dimenticano tante cose.
Il Direttore responsabile Maurizio Vigliani – Foto Lapresse