In Italia, il più pulito ha la rogna. Sembra una frase fatta, ma non è così. Il nostro paese, da sempre, si è contraddistinto, non solo per il cibo, l’ arte e la letteratura, ma anche per un dilagante malaffare.

La scia lunga di terrore lasciata dalle nostre banche che ha colpito (indirettamente o direttamente) nelle ultime settimane anche un ministro della nostra repubblica, era cominciata ad ottobre. Ignazio Visco, il governatore di questa banca, è indagato insieme ad altre sette persone per corruzione e truffa, per quanto riguarda il commissariamento della Banca Popolare di Spoleto e la successiva vendita a Banco Desio, avvenuta (pensate un po’), lo scorso anno. Ancora banche, ancora interessi in gioco, ancora corruzione e criminalità a ogni livello. Una domanda mi sorge spontanea: ma un alto dirigente (in questo caso Visco), che viene indagato per corruzione e truffa, dovrebbe appendere la 24 ore al chiodo? Secondo me sì, e su questo sono più che certo.

Ma, sapete come vanno le cose in Italia, per cui Ignazio Visco continuerà il suo lavoro alla Banca d’ Italia come se non fosse successo assolutamente nulla. Qui da noi, nel magico paese delle meraviglie, politici, dirigenti di azienda (pubblici e privati), anche quando vengono beccati con le mani nella marmellata, fanno finta di nulla, arrivando, perfino, a negare l’ evidenza.

Bisogna sempre negare l’ evidenza, questa rimane la regola d’ oro che usa ogni buon traditore e non solo. Insomma, nel nostro bel paese è davvero difficile lasciare la poltrona, e non importa se essa sia fatta di pelle o rivestita in plastica, l’ importante è tenersela stretta. Non vorrei fare il solito italiano esterofilo che sputa nel piatto del paese dove mangia, ma a questo proposito, sento l’ esigenza di raccontare un episodio, alquanto curioso, avvenuto qualche anno fa. Nel 2013, il ministro dell’ istruzione tedesco Schavan si dimise per aver copiato la tesi di laurea. All’ estero, i politici si assumono le proprie responsabilità e per orgoglio e amore della propria terra, rimettono la loro carica se accusati di qualcosa, ma anche (è questo mi piace ancora di più), se non viene trovato su di loro nulla di compromettente. Schavan si è dimesso per aver copiato una tesi (un ministro dell’ istruzione che copia non è molto coerente con se stesso), mentre i nostri politicanti (che hanno le mani in pasta ovunque), anche quando vengono sospettati di qualcosa di grave, anzichè fare un passo indietro, mantengono la posizione, a ogni costo.

Capite che non siamo più credibili come nazione? La nostra integrità, senso civico e del dovere si è ridotto all’ antico detto: ruba tu che rubo anche io. Tanto lo fanno tutti, perchè dovrei farmi dei problemi? E per questo che continuiamo e continueremo a vedere simili episodi di corruzione. Non è solo Visco il problema, ma la nostra classe dirigente e politica che dovrebbe rappresentarci. Ormai, io non mi scandalizzo più di niente. Ci siamo talmente abituati a questo schifo, che una realtà diversa e forse migliore, ci spaventerebbe a morte. Il potere logora chi non ce l’ ha diceva Andreotti, ma in questo caso logora e tanto anche, chi ce l’ha e ad avercelo, in Italia, sono in tanti, purtroppo.

A cura di Nicola Luccarelli

Redazione IL POPOLANO

La Cesenate

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