Tra i tanti link che hanno invaso i social network dopo la vittoria del NO al referendum costituzionale, uno in particolare mi ha fatto sorridere; quello che vede un Giorgio Napolitano tutto trafelato al telefono mentre chiama Matteo Renzi dicendo: “Matteo, siamo rimasti fregati, gli italiani non sono stupidi come pensavamo”.

Eh già. La nomea di sciocchi ce l’ha affibbiata l’intera Europa che ci prende per i fondelli a causa dei livelli imbarazzanti di disinformazione all’interno del nostro Paese, anche se qui sento l’esigenza di spezzare una lancia in favore della comunicazione: quando l’informazione è controllata da chi è al potere, è inevitabile che sia di parte. Spetta dunque ai cittadini informarsi, cercare, farsi domande e magari utilizzare con coscienza quello strumento distruttivo e potente chiamato Web.

Perché in un mare di bugie raccontate dall’ennesimo Pinocchio votato da nessuno è fondamentale imparare a nuotare attraverso il salvagente dell’intelligenza e della consapevolezza.

Le tante proteste che animano le piazze italiane sono un chiaro sintomo che le cose non vanno, al pari della fuga di cervelli che ha visto i giovani della Penisola scappare dall’Italia come se qui ci fosse una guerra; ma la situazione è ben peggiore. Qui manca il futuro. E manca il futuro perché mancano politici in grado di fare il proprio lavoro: mettere i cittadini al primo posto e ricostruire un Paese che sta affondando in un pantano.

Ma se il Pinocchio di Collodi era famoso per le sue bugie, ampliamo anche le nostre vedute per avere uno sguardo d’insieme: in fondo, si trattava semplicemente di un burattino.

A cura di Silvia Pari

Redazione IL POPOLANO

La Cesenate

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