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“Wow, ho tirato indietro la leva dalla parte sbagliata”: sarebbero queste le scioccanti parole del pilota del volo della TransAsia Airways, precipitato nel fiume Keelung dopo aver urtato un ponte stradale, lo scorso febbraio.

I dialoghi contenuti nella scatola nera del velivolo, sono state rese note dall’Ente dell’aviazione civile di Taiwan. Nello schianto morirono 43 persone: solo 15 passeggeri dei 58 a bordo sono sopravvissuti. Il pilota, Liao Jian-zong di 41 anni, pronunciò quella frase otto secondi prima dell’impatto.

Sembrerebbe dunque che il capitano, quel tragico giorno, abbia spento per errore il motore, l’unico rimasto attivo dopo che l’altro aveva smesso di funzionare 37 secondi dopo il decollo da Taipei.

Il comandante, che ha perso la vita nell’incidente, aveva 4.914 ore di volo, ma in una simulazione nel maggio 2014 gli istruttori che lo avevano seguito avevano riscontrato delle carenze nella sua “gestione della cabina e la pianificazioni dei voli” e avevano commentato che l’uomo fosse “incline ad essere nervoso e a far errori durante la procedura di avviamento del motore”.

Nonostante questo, in un secondo esame a giugno, era stato promosso.

Redazione IL POPOLANO

La Cesenate

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