Pope Francis kisses a baby handed to him as he is driven through the crowd during his general audience, in St. Peter's Square, at the Vatican, Wednesday, March 27, 2013. (AP Photo/Andrew Medichini)

E’ scontro nel governo sul tema dei migranti, in particolare tra la ministra della difesa Elisabetta Trenta ed il ministro dell’Interno Matteo Salvini. Intanto è stata anche disposta la confisca di “Alex” , la nave dell’Ong Mediterranea che sabato scorso ha attraccato a Lampedusa nonostante l’alt della Gdf.

“Al ministro della Difesa Elisabetta Trenta, che ha criticato la scelta di uscire dalla missione Sophia “replicano i numeri” ha detto il ministro Salvini a margine di una iniziativa per il centenario dell’Associazione nazionale degli alpini a Milano. “Non rispondo alle polemiche. Il lunedì mattina mi alzo contento, altri un po’ nervosetti, problema loro”, ha aggiunto il ministro. “La missione Sophia, con tutto il rispetto, recuperò decine di migliaia di immigrati e li portò tutti in Italia, perché questo prevedevano le regole della missione. Ditemi se il contrasto dell’immigrazione clandestina è recuperare decine di miglia di immigrati in giro per il Mediterraneo e portarli tutti in Italia” ha osservato Salvini, annunciando che “già entro la settimana avremo un comitato per l’ordine e la sicurezza al Viminale su questo ed altri temi”. La Trenta solleva il problema sulla prima pagina del Corriere con il ruolo delle navi militari italiane nella gestione del tema migranti. La Marina “continua ad assicurare i tradizionali compiti istituzionali di difesa dei confini marittimi, di salvaguardia degli interessi nazionali e di sicurezza della nostra comunità. Abbiamo ‘Mare Sicuro’, che arriva fino alle acque davanti le coste libiche”. Così la ministra Trenta risponde al ministro dell’ Interno, Matteo Salvini, che nei mesi scorsi aveva annunciato che l’ Italia sarebbe uscita dalla missione europea Sophia, che prevedeva l’impiego delle navi militari per pattugliare il Mediterraneo. “Abbiamo quattro navi già schierate, compresa Nave Caprera in porto a Tripoli per l’assistenza tecnica alla Guardia costiera libica. Ma l’operazione prevede fino a un massimo di sei unità, cinque mezzi aerei e un contingente di 754 persone”, aggiunge Trenta, sottolineando che proprio l’ intervento della Difesa poteva essere risolutivo per chiudere il “caso Mediterranea”. Quanto sta accadendo in questi giorni “si sarebbe potuto evitare. Lo avevo detto a Matteo Salvini: senza la missione Sophia torneranno le ong”, ha aggiunto Trenta.

Intanto Il papa celebra in Vaticano la messa nel sesto anniversario della sua visita a Lampedusa. I migranti “sono persone, non si tratta solo di questioni sociali o migratorie! Non si tratta solo di migranti. Nel duplice senso che i migranti sono prima di tutto persone umane, e che oggi sono il simbolo di tutti gli scartati della società globalizzata” ha detto il pontefice nell’omelia. “I più deboli e vulnerabili devono essere aiutati” e “si tratta di una grande responsabilità, dalla quale nessuno si può esimere” ha ribadito Francesco. E’ Dio stesso ad avere rivelato “la necessità di un’opzione preferenziale per gli ultimi, i quali devono essere messi al primo posto nell’esercizio della carità”. Per Dio ‘nessuno è straniero’ o ‘escluso’.

Secondo mini sbarco di migranti a Lampedusa nel giro di poche ore. Una piccola imbarcazione è stata intercettata intorno all’una dalla motovedetta dei carabinieri a circa un miglio dalla costa con 19 persone a bordo, tutte di origini tunisine. Gli extracomunitari sono stati trasbordati su una motovedetta della Guardia Costiera e accompagnati in porto da dove sono stati trasferiti nel centro di accoglienza di Contrada Imbriacola. Ieri sera altri 10 migranti erano stati bloccati a terra dopo essere approdati con un barchino a Cala Galera. Intanto la AlanKurdi annuncia: “Sessantacinque persone sono state salvate. Noi continuiamo a salvare vite. Ecco perché stiamo tornando nella zona di ricerca e soccorso”. Lo scrive in un tweet Sea Eye, dopo che i naufraghi della Alan Kurdi sono stati portati a terra dalle navi militari maltesi. La nave si dirigerà quindi nuovamente verso le acque al largo della Libia.

Fonte Ansa

Redazione IL POPOLANO

La Cesenate

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