Di cosa stupirsi se la CO.VI.SO.C ha bocciato il Palermo escludendolo dalla Serie B? Da quanti anni va avanti la “burletta” di una Società amministrata in maniera talmente sconsiderata e con passaggi di proprietà al limite del ridicolo, per arrivare alla decisione odierna di cancellarlo dal calcio professionistico?
Dopo l’era Zamparini, sotto processo per le tante “magagne” da proprietario dei rosanero, siamo arrivati a passaggi di proprietà inimmaginabili ed una situazione, quella attuale, dove si fanno tante chiacchiere ma poi non si pagano gli stipendi ai calciatori ed il personale riceve solo in minima parte quanto dovutogli, e si alza la voce circa manovre da parte di chi vorrebbe il Palermo a costo zero!

In un mondo che non sia quello del calcio italiano, il Palermo sarebbe morto da anni, e c’è da chiedersi quali e come si attuino controlli che arrivano alle conclusioni solo quando le situazioni sono andate non oltre il limite tollerato, ma anche ben più in là di quello della decenza.
Perché? perché si devono tollerare situazioni come quella che da anni vive il Palermo? E perché, ad esempio, si è lasciato arrivare il Cesena ad un monte debiti di oltre 70 milioni? Ma quando mai il Cesena avrebbe potuto pagare quei debiti? Ed il Parma di Ghirardi cos’era se non un esempio di fraudolenza conclamata e risaputa da tutti salvo che (facciamo finta sia così) dai vertici e dai controllori del nostro calcio?

E poi ci stupiamo se l’Uefa cattiva mette i paletti alle nostre integerrime Società, obbligando il Milan (dopo almeno cinque anni, anche all’Uefa non scherzano in quanto a velocità) a barattare l’Europa contro un anno in più per raggiungere parametri ben al di là dei quali gli “allegri” dirigenti hanno portato i rossoneri!
Qualche anno fa, preparando i testi per alcuni servizi televisivi, avevo dato un’occhiata alle rose delle formazioni di Serie A, stupendomi del fatto che Parma e Palermo (guarda un po’) avessero più di settanta calciatori con il numero di maglia assegnato, quando la media (giovani compresi) era di circa 35; considerando inoltre che sapevo proprio il Palermo avesse messo alcuni calciatori fuori rosa, mi stupivo dei numeri.
Poi viene fuori che il Parma del super Presidente Tommaso Ghirardi ha circa trecento tesserati sotto contratto, la maggior parte dei quali sparsi in giro per l’Europa, e da qui manovre fiscali scorrette, l’ovvia esclusione dall’Europa appena conquistata ed il venire a galla di un sistema poggiato su falsità conclamate, con relativi passaggi di proprietà ed un inevitabile, quanto tardivo, fallimento.

Stesso discorso per il Palermo, anche se di anni ne sono passati altri, troppi, perché la situazione dei rosanero non era poi tanto diversa da quella dei ducali, ma in Italia amiamo accumulare la polvere sulle porcherie, magari buttandola sotto i tappeti, almeno fin che si può …. ed anche oltre …. anche se arriva il giorno che vengono a galla pure le cose nascoste ….
Fenomeno relativo e raramente utilizzato? Dite? Sarà, ma sentire il neo DS della Fiorentina Pradè dire che dei settantacinque (SETTANTACINQUE!!!!) giocatori in carico alla viola, almeno sessanta sono di troppo, può far considerare il fenomeno trascurabilissimo? Mi piacerebbe poi anche riuscire a sapere quanti sono i calciatori a libro paga della Juventus, perché ad ogni piè sospinto vengono fuori passaggi ad improbabili Società, anche queste in giro non solo per l’Europa, di nomi altrettanto improbabili, di proprietà dei bianconeri, ed il sapere che questi sono i re delle plusvalenze non mi pare sinonimo di grandezza e di intelligente gestione, anzi.

Se non sbaglio le plusvalenze hanno già creato qualche processo, anche se poi si continua ad usarle come se nulla fosse, tanto i controlli …. dormono i sonni beati dettati da chi comanda, e quindi? Certo se ci paiono seri 50 milioni per Barella (che sarà giovane ma non mi pare il nuovo Messi), 18 per Pinamonti (che sarà pure giovane e promettente, ma che cosa ha già dimostrato?) o, ancor di più, i “presunti” 16 pagati dal Genoa, proprio alla Juventus, per riprendersi Sturaro (infortunato) ed i 25 sempre ai bianconeri per Audero, allora possiamo continuare a vivere felici e contenti in un pallone malato e falso, tanto non è la sola cosa che non funziona nel nostro Belpaese.

Il Direttore responsabile Maurizio Vigliani – Foto Valerio Casadei

Redazione IL POPOLANO

La Cesenate

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