Come per il Moto GP, anche per la Formula 1 è orami giunto il tempo di far rombare i motori in quelle che sono le primissime prove della stagione che sta per incominciare.
Novità importanti di regolamento sono state apportate dalla FIA ed è quindi ora di verificare in pista le nuove monoposto che si daranno battaglia sugli stessi 21 circuiti della stagione passata, a partire dall’Australia, dove il 17 marzo, meno di un mese quindi, Hamilton e la Mercedes metteranno in palio i rispettivi trofei.
Così come non è cambiato il numero e la localizzazione dei circuiti su cui si corre, identico è il numero dei Team che andranno in pista, ovvero 10, e con un solo cambiamento, dato che la Sauber Alfa Romeo è diventata Alfa Romeo Racing, abbandonando così il nome del fondatore svizzero della scuderia e con la casa di Arese che diventa un Team vero e proprio e non solo partner di una struttura esistente; anche se la Sauber continuerà comunque a lavorare insieme alla nuova realtà.
Molti di più, invece, i movimenti piloti, visto che solo la Mercedes (Hamilton e Bottas) e la Haas (Grosjean e Magnussen), hanno lasciato inalterata la formazione per il 2019; tutte le altre, con la Ferrari in primis, hanno fatto nuove scelte, pescando da altre scuderie o promuovendo piloti che avevano già in formazione come collaudatori.
La novità più grossa, anche se in realtà era già andata in onda, è l’abbandono della Formula 1 del due volte mondiale (2005 e 2006) Fernando Alonso, che vuole dedicarsi alla Formula Indy ed alle gare di durata con la Toyota, ma darà comunque una mano alla McLaren come collaudatore e consigliere del Team inglese.
Quanto alle sostituzioni, la più importante è certamente l’avvicendamento alla Ferrari tra il finlandese Raikkonen ed il giovane francese Charles Leclerc, che lascia il posto proprio a Kimi all’Alfa Romeo; in verità questo non è il solo cambiamento avvenuto nella Scuderia del cavallino, dato che nel ruolo di Team Principal, c’è stato l’avvicendamento tra Maurizio Arrivabene e Mattia Binotto (che sarà anche Direttore Tecnico).
La Ferrari ha bisogno di tornare a quella vittoria che manca, come costruttore, dal 2008 e dall’anno prima quanto ai piloti; indubbiamente nel cambio del leader tecnico hanno pesato le sconfitte delle ultime stagioni, in cui dopo avvii confortanti della rossa, la Mercedes è riuscita a prevalere, dimostrando una maggiore capacità nel gestire gare che ormai vengono spesso decise da un cambio gomme fatto nel momento giusto o da particolari che finiscono per determinare il risultato di tutta una stagione.
Anche la sostituzione di Raikkonen deriva dai risultati, visto che il finlandese non è riuscito a dare a Vettel quella mano che invece Bottas ha portato alla Mercdes in termini di punti e ad Hamilton, coprendogli spesso le spalle e comportandosi, di fatto, da secondo pilota; difficile dire se il francese Leclerc saprà fin da subito svolgere lo stesso compito, dato che ha indubbiamente necessità di fare esperienza, ma il ragazzo è un pilota veloce e ha dimostrato di saperci fare anche quando si tratta di lottare fianco a fianco con gli avversari; certo per tornare a vincere occorre anche altro, primo tra tutto che Vettel eviti quegli errori (personali e banali) che lo hanno penalizzato non poco specie nelle ultime due stagioni.
Il resto dei contendenti saprà dire la propria? Certo tutti si attendono una Red Bull nuovamente in grado di lottare per vincere, ma andatosene Ricciardo alla Renault, per farlo occorrerà che Verstappen dimostri di essere un grandissimo talento non solo quando gli gira la luna per dritto ed evitando le “pericolose follie” che ne hanno sin qui caratterizzato la carriera, penalizzandolo fortemente e facendolo diventare, spessissimo, un veloce pericolo pubblico!
Il resto del lotto possiamo dire che correrà per il settimo posto e per racimolare punti in classifica che si tramutano poi in denaro, spesso salvifico per molte scuderie, magari cercando di approfittare al meglio di quelle gare in cui rotture ed incidenti fermano le macchine delle tre citate e più importanti scuderie.
La speranza, da tifosi italiani, è certamente veder ritornare vincente la Ferrari ed i suoi piloti, oltre all’augurio di seguire gare meno noiose delle tante soporifere delle ultime stagioni; con l’appunto che sarebbe certamente più appassionante correre su circuiti che hanno fatto la storia della Formula 1 ed hanno oggi dovuto lasciare spazio a chi ha più soldi da spendere, anche se poi ci si trova a seguire gare dove si vedono più cammelli che spettatori! Già si corre su molti tracciati che sono la negazione dello spettacolo, almeno che sia il pubblico la componente “in più” di un circus dove le gomme sono diventate più importanti dei piloti.

Il Direttore responsabile Maurizio Vigliani

Redazione IL POPOLANO

La Cesenate

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