Se non si interviene successivamente la malattia può espandersi sui tessuti legnosi, che presentano crepe verticali a causa delle necrosi provocate dalla carie del legno (uno dei patogeni del cocktail).
Questo fenomeno è chiamato MAL DELLO SPACCO. Solo un’attenta pratica agronomica rende questo “mostro” infettivo limitato. Infatti segnare le piante infette e potarle per ultime può agevolare la repressione della malattia sui ceppiu sani. Come anche disinfettare gli strumenti di potatura con Sali d’ammonio, ossicloruro di rame etc. (usando spruzzini o bottiglie di plastica tagliate ad arte).
dopo la potatura (comunque dopo interventi che creano ferite importanti) è bene Chiudere tutte le ferite più grosse ed esposte con mastici adatti che siano anche antibatterici e antifungini. Questo limita l’esposizione dei vasi che, come indicato prima, sono le vie d’ingresso preferite.
E’ anche importante eliminare le piante morte e le parti infette, bruciandole o allontanadole dal fondo.
Inoltre si può ricorrere al parassita TRICHODERMA HARZIANUM, che comunque non cura la
malattia ma ne potrebbe limitare la diffusione.

A cura del Peritro Agrario Raffaele De Mitri

Redazione IL POPOLANO

La Cesenate

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