Juventus? coach Maurizio Sarri reacts during the UEFA Champions League group D soccer match Juventus FC vs Lokomotiv Moscow at the Allianz Stadium in Turin, Italy, 22 October 2019. ANSA/ALESSANDRO DI MARCO

Non c’è Cristiano Ronaldo e la Juve trova un inaspettato stop a Lecce. Finisce 1-1, un risultato frutto di due rigori trasformati da Dybala e Mancosu, che frena la corsa in testa degli uomini di Sarri. In totale dominio per tutti i 90′, recupero compreso, Bonucci e soci creano tanto ma sprecano altrettanto, soprattutto nei primi 45. Il Lecce fa di necessità virtù e cerca di rendere la vita difficile ai bianconeri, talvolta ricorrendo a qualche rudezza di troppo, e ci riesce con una prestazione tutta cuore e orgoglio. Liverani – squalificato, in panchina c’è Coppola – preferisce Meccariello ancora su Rispoli a destra, Petriccione dal 1′ a centrocampo, mentre Farias è preferito come partner di attacco di Babacar. In casa Juve, Sarri doveva fare turnover ma alla fine risparmia solo Ronaldo rimasto alla ‘Continassa’. Poi ci sono tutti: Bonucci non riposa, De Ligt nemmeno, Alex Sandro si tiene stretto il posto da titolare.

Il Lecce è subito propositivo. Sventola di Majer (3′) dal limite ma Szczesny è bravo nel respingere. E da subito si intuisce che sarà una gara senza respiro. La Juve passa al 15′ con Higuain, ma è la Var a rendere tutto inutile, a causa di un fuorigioco dell’ argentino. Gli ospiti sembrano aver una marcia in più e i salentini sono costretti a ricorrere a qualche rudezza di troppo, con Calderoni e Rossettini che finiscono nei primi venti minuti sul taccuino di gara di Valeri. Il copione è abbastanza scontato, Juve in totale controllo e il vantaggio sembrava cosa fatta ma Dybala (26′), imbeccato da Bernardeschi, trova le mani di Gabriel che salva e sventa in corner. Danilo, in costante proiezione offensiva, crea la superiorità in area giallorossa ma il suo diagonale non è da attaccante consumato: pallone a lato e altra occasione sprecata. E’ 0-0 al riposo. Nella ripartenza Lapadula rileva Farias ma neanche il tempo di riordinare le idee e la Juve passa. Intervento al limite dell’area di Petriccione su Pjanic, Valeri concede la punizione dal limite, ma Pasqua in sala Var lo richiama. Rapido consulto e penalty tra le proteste giallorosse. Dybala (50′) di sinistro è implacabile.

Il Lecce reagisce e su un’avanzata tambureggiante c’è un tocco di mani in area di De Ligt. Per Valeri è rigore e dal dischetto capitan Mancosu (61′) spiazza l’estremo difensore bianconero per il pareggio dei giallorossi. Due cambi, uno per parte. Dentro Tabanelli nel Lecce per Majer. Sul fonte opposto spazio per l’ex Cuadrado, esce Danilo. Spazio anche per Khedira, fuori Pjanic apparso abbastanza spesato. La Juve cerca un nuovo vantaggio, il Lecce stringe i denti e fila. Corre l’82’, cross di Cuadrado, esce in presa alta Gabriel sventando con i pugni e travolgendo Higuain che rimane a terra. Sono necessarie le cure dei medici ma il bomber si rialza e continua a giocare con una fascia sulla fronte (a fine partita gli saranno applicati alcuni punti di sutura). Nei 7′ di recupero è un assedio della Juve ma il Lecce ribatte colpo sul colpo. Il fischio finale è salutato come una liberazione al Via Del Mare. Per il Lecce un punto davvero pesante, per la Juve un mezzo stop che aumenta i rimpianti per la mancanza di Cristiano Ronaldo.

Redazione IL POPOLANO

La Cesenate

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