La Roma vince il derby, come da pronostico. La squadra tecnicamente più forte ha prevalso su quella inferiore. Già dall’inizio, senza tatticismi e paure e con un rigore dubbio che dopo dieci minuti indirizza la gara. Lo procura e lo segna Edin Dzeko che nei match importanti come Juve, Bayer Leverkusen e sopprattutto derby,ci mette sempre lo zampino.
La Lazio è stata incapace di reagire allo svantaggio iniziale. Qualche percussione sulla fascia, ma nulla più. La Roma ha invece più volte sfiorato il gol del KO con Dzeko, Salah, Naingollan che ha colpito il palo prima del 2-0 di Gervinho ,subentrato a partita in corso.
Il solo serio pericolo che la Lazio porta ai cugini-rivali è opera del suo fuoriclasse assoluto Felipe Anderson. Il brasiliano dopo un sontuoso tunnel fa partire un missile che si stampa sulla traversa e che poteva riaprire la gara, a confermare la giornata no della Lazio.
La Roma vince e si conferma principale inseguitrice delle prime, anche se perde Salah per infortunio la cui gravità è da valutare.
La 12 giornata però ha offerto anche altro.
Per esempio un Inter brutta e impacciata, che soffre come non mai nelle ultime uscite, contro il Torino, ma trova la zampata vincente, la prima in campionato di Kondogbià che vale altri tre punti. Il Torino ci prova in tutti i modi a rimettere la partita sui giusti binari ma viene sempre stoppato dal nuovo super eroe in casa nerazzurra “SpiderHandanovic”. Con un portiere così ogni impresa sembra fattibile, e l’Inter tiene ancora una volta blindata la sua porta, confermando una solidità difensiva che l’anno scorso era una chimera. Stavolta, al contrario, i problemi sono in attacco. Icardi è la brutta copia di se stesso, lontano parente dal bomber dello scorso anno. Jovetic in queste ultime uscite ha mostrato il suo peggior limite: la discontinuità, dopo un inizio devastante di campionato.
La Fiorentina si conferma vera pretendente allo scudetto vincendo in maniera brillante anche contro la Sampdoria. Una partita non facile per la squadra di Sousa che dimostra di essere veramente forte, trascinata dal bomber low-cost Kalinic al suo settimo centro in serie A.
Bene anche la Juvenuts, che per la prima volta in stagione ottiene la 2 vittoria consecutiva, seppur in rimonta contro l’Empoli. Al vantaggio di Maccarone risponde un pò fortunosamente Mandzukic, rimonta Evrà e chiude Dybala nella ripresa con un gol irregolare.
Non molla neppure il Napoli vincente, grazie all’ennesimo guizzo di Higuain, e ora 4 in classifica. Ne fa le spese un Udinese nella quale adesso la panchina di Colantuono potrebbe saltare da un momento all’altro. I bianconeri non solo stanno facendo peggio che con Stramaccioni, ma giocano anche peggio. Urgono provvedimenti.
Al quinto posto troviamo la sorpresa vera di questo campionato, il Sassuolo. La squadra di DI Francesco, che ieri non ha certo disputato la sua miglior partita, ha ottenuto 3 punti importanti e sofferti contro il Carpi, confermando la sua ottima forma.
Nota di merito va a Donadoni che ha ridato un’anima ad un Bologna che l’aveva prima smarrita. 2 vittoria consecutiva, 5 gol fatti e zero subiti e ultimo posto della classifica ampiamente abbandonato. La vittima sacrificale di giornata è stata il Verona di Mandorlini, ormai sul lastrico, sempre più ultima e che certifica la Toni dipendenza. Senza il suo bomber la squadra non riesce a produrre palle gol e prima o poi crolla.
Le altre partite:Milan-Atalanta 0-0; Frosinone-Genoa 2-2; Palermo-Chievo 1-0.

A cura di Giacomo Biondi

Redazione IL POPOLANO

La Cesenate

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