Occhio alle parti contrattuali, alla modulistica delle banche in previsione dell’articolo 7 in base alle nuove norme sulla trasparenza
regolate dalla Banca d’Italia e pubblicate recentemente in gazzetta ufficiale. Norme che sono entrate in vigore il 1 ottobre che porteranno
a costi elevatissimi il mantenimento di un conto corrente bancario non convenzionato con solo poche operazioni al mese. Se prima il costo era poco superiore ai 400 euro annuali, oggi lo stesso conto per il suo mantenimento in vita è aumentato di ben 40 euro per arrifare a sfiorare anche i 500 euro annuali.

E’ dunque necessario per i consumatori esaminare con la massima prudenza la parte pre-contrattuale perchè una volta sottoscritto il contratto non ci saranno rimborsi da parte degli istituti bancari. Questo ovviamente vale per mutui, prestiti personali, affidamenti aziendali e particolarmente per coloro che fossero ancora in grado di fare risparmio attraverso cedole o obbligazioni.

Tra i tanti esempi se un assegno versato di un cliente non sarà accreditato in prima presentazione vi ritroverete sul cc un addebito di 20,00 e nel caso l’affidamento concesso sfora di un solo euro gli interessi passi potrebbero arrivare al 17% sullo scoperto reale.

Banche dunque sempre più care a discapito degli onesti consumatori.

Redazione IL POPOLANO

La Cesenate

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