“Disinnescare la trappola dell’immigrazione, subito!”: Beppe Grillo, leader del Movimento 5 stelle, rilancia dal suo blog quella che evidentemente sarà una delle parole d’ordine della campagna elettorale dei suoi. “Il nostro vicepresidente della Camera, Luigi Di Maio, ha incontrato – spiega Grillo – i responsabili di Frontex (l’agenzia che si occupa delle frontiere della Ue). Gli hanno spiegato di come il nostro governo ha venduto un Paese quasi allo stremo per fare da unico porto (ed unica speranza possibile) per altra gente allo stremo con l’accordo Triton. Il nostro governo si è impegnato a ricevere tutte le navi cariche di disperati in cambio di… non riesco a scriverlo!”.
A giudizio di Grillo “così è stata ulteriormente fomentata la speranza di entrare nella Ue attraverso l’Italia, dove invece resteranno intrappolati ad ammassarsi con noi. Neppure la più perversa delle immaginazioni poteva prefigurarsi una cosa del genere! Infatti non ci aveva pensato nessuno, come poteva questo caos arido essere frutto di un calcolo? Gentiloni e Renzi da settimane insistono, insomma inscenano delle mosse decise, con i paesi a cui ci hanno venduto perché facciano almeno finta di restituirci un minimo di dignità. Perché lo fanno se conoscono benissimo le ragioni di ciò che sta accadendo dal momento che ne sono la causa?”.
“Avrei davvero preferito che le esternazioni della Bonino – dice ancora il fondatore del M5S – fossero delle Fake news. Insomma il bottegaio amorale ha comprato la soglia della povertà di molti italiani con 80 euro per rivendersela subito dopo: trasformare il nostro Paese e la nostra sovranità in una trappola per disperati. Tutti noi ne eravamo inconsapevoli, così come chi da noi arriva disperato. Capiamo bene adesso quelle quattro parole concesse dai giornalisti alla gente ammassata: ‘di dove sei? Come sei arrivato? Dove vuoi andare… vuoi restare qui da noi?’ ‘No grazie per avermi salvato, ma io voglio andare in Germania, in Francia o in Belgio, li c’è qualcuno che mi aspetta’ Ed invece sarai tu ad aspettare qui, in mano a criminali e caporali, non si sa che cosa”.

Redazione IL POPOLANO

La Cesenate

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