C’è un che di strano quaggiù in città e chi chiamerai? Sicuramente i Ghostbusters, ma quelli del 1984 e 1989, non quelli del 2016. Tanta era l’attesa e la curiosità per l’uscita di questo film, una nuova avventura degli Acchiappafantasmi, questa volta tutti al femminile.

I tempi cambiano, cambia la società e quindi è stato giusto provare un cast solo di donne. Ma chi come me e altri milioni di persone ha visto e rivisto Ghostbusters I e II all’infinito con i mitici Bill Murray, Dan Aykroyd, Harold Remis (recentemente scomparso) e Ernie Hudson, non può dire che queste giovani, simpatiche e carine acchiappafantasmi siano state alla loro altezza. Non è una questione sessista, semplicemente questo film ha preso una deriva troppo comica, a tratti demenziale.

Troppe battute, troppi giochi di parole che richiamavano alla mente la saga di “Scary Movie”, ma quelle erano parodie e la stupidità ci stava tutta, in questo caso no. Se ci fosse stato lo stesso carico di demenzialità, la intramontabile saga di “Ritorno al Futuro”, avrebbe avuto lo stesso successo? Io non credo. Ci sono generi e generi e quando si vogliono mescolare più generi insieme, si crea una frittata indigesta. Passi per il segretario stupido ma bello interpretato da Chris Hensworth e la base operativa trasferita dalla caserma dei pompieri ad un appartamento sopra un ristorante cinese (successivamente spostata, di nuovo, nella caserma), ma gli effetti speciali e la trama non troppo coinvolgente, hanno fatto rimpiangere (e non poco), le altre due pellicole di trent’anni più vecchie.

Proprio come “Scary Movie”, negli ultimi dieci anni questo tipo di film ha avuto molto successo e anche questo nuovo Ghostbusters ha voluto percorrere la stessa scia. Non fraintendetemi, con questo non voglio dire che le battute dovrebbero essere bandite dai film di fantascienza, ma dosate, questo sì, proprio come era successo per i due capolavori di Ivan Reitman. Con la tecnologia di oggi, si poteva fare molto di più anche per creare fantasmi con più “sex appeal”, invece questo non è accaduto e la mediocrità ha preso il sopravvento su tutto il resto.

Aver richiamato gli attori originali per fargli fare dei cammeo un po’ troppo forzati, non ha aiutato certo il film. Gli Acchiappafantasmi, nel mio cuore, saranno sempre e solamente quattro: Peter Wenkman, Ray Stantz, Egon Spengler e Wiston Zeddemore.

A cura di Nicola Luccarelli

Redazione IL POPOLANO

La Cesenate

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