Viviamo uno dei momenti piu’ difficili della nostra storia, divisi tra benessere e malessere, incapaci di ridare forza a uno stile di vita che resta prigioniero di molte superficialita’.
Nel frattempo, l’ambiente e’ stato assorbito da masse di cemento, le colline e le montagne mostrano ferite laceranti, i fiumi sono invasi da colori plumbei e odori nauseabondi, il mare è inquinato dal petrolio, e il pianeta e’ percorso da un brivido di impotenza.

La modernita’ in molti casi e’ illusione!
Stiamo pagando a caro prezzo le nostre inadempienze, e l’uomo, mai prima d’ora, sta avvertendo il suo limite, la sua solitudine, il suo fallimento, e si appella al potere come forma di contenimento di una realta’ che ci sta sfuggendo di mano.
La terra e’ sacra, perche’ e’ unica e va protetta, rispettata, senza di essa non saremmo niente.
Sembra che abbiamo perso il senso della realta’, vita e ambiente sono un binomio inscindibile.

E ora Greta sta smuovendo il mondo!
Milioni di ragazzi sono scesi in piazza in difesa del clima, in vista del summit ONU che , a partire dal 23 settembre prossimo, a New York, dove ci sara’ lei , Greta Thunberg, a guidare le manifestazioni.
Questa adolescente ha scosso il mondo, e lo ha fatto scendere nelle piazze, ha trasformato la sua battaglia solitaria in una guerra combattuta da milioni di ragazzi.
Ma quel che piu’ conta è ,riuscita con la sua ossessione, a salvare l’umanita’ dalla crisi climatica, a diventare il “verbo” della preoccupazione di massa, che puo’ incidere anche sulle scelte della politica. Il governo tedesco ha gia’ stanziato 100 miliardi di euro a tutela dell’ambiente.

Dal 20 al 27 settembre, per un’intera settimana, milioni di noi usciremo dalle aule di scuola, dai luoghi di lavoro, e dalle case, per unirci nelle strade, e chiedere giustizia e azioni concrete sul cambiamento climatico. Attualmente sono 185 i paesi che hanno aderito allo sciopero, solo 10 ne restano fuori.
Questo, quanto emerge dal sito del Friday for future, termine coniato da Greta nel 2018.
“ Le marce non bastano a cambiare le cose ,lo sappiamo”, dice Greta, sul palco ,al termine della manifestazione.
”Ma lo sciopero globale di oltre quattro milioni di giovani in tutto il mondo dimostra che la societa’ e’ a un punto di svolta.
Dobbiamo ottenere un punto di svolta anche nella politica”
La fantasia di Greta sta diventando realta’!

Due anni fa , in un intervista, Amitav Ghosh, scrittore e antropologo indiano di 63 anni, attraverso il suo libro “La grande cecita” , “j’accuse” contro il silenzio e l’indifferenza di tutti noi verso la piu’ grande e imminente catastrofe del nostro pianeta, ci spronava a rivedere ,ognuno nel suo piccolo, i comportamenti piu’ adeguati al rispetto dell’ambiente.
Oggi, questo stesso uomo, ci dice quanto queste proteste siano incredibilmente emozionanti, e quanto, secondo lui, Greta e questi giovani siano incredibili e credibili.
Dice anche molto chiaramente che i politici vedranno un sacco di voti in queste folle, ma questo sara’ un bene per la causa.

Non bisognera’ illudersi, certo, negli ultimi anni, lo sappiamo tutti, che i governi, anche i piu’ democratici, hanno ascoltato sempre meno l’opinione pubblica.
Ma la dedizione inscalfibile di questa adolescente e, di tanti altri giovani, forse potra’ cambiare qualcosa.
Sicuramente tutto questo clamore, tutta questa folla riversa nelle piazze, di tutti i colori, ci ha fatto ”riaquistare la vista”.
Grazie, Greta Thunberg!

A cura di Sandra Vezzani editorialista

Redazione IL POPOLANO

La Cesenate

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