Le esequie si sono svolte in un padiglione della Fiera dove era stata allestita la camera ardente delle vittime i cui famigliari hanno accettato la cerimonia pubblica (venti hanno scelto esequie private).

Alla messa, celebrata dall’arcivescovo della città, il cardinale Angelo Bagnasco, hanno partecipato il presidente della Repubblica Sergio Mattarella, che in mattinata è stato sul luogo del disastro, i presidenti di Senato e Camera Casellati e Fico, il governo.

L’omelia di Bagnasco: squarciato il cuore di Genova, doverosa giustizia “Il crollo del ponte Morandi sul torrente Polcevera ha provocato uno squarcio nel cuore di Genova. La ferita è profonda” ha detto il cardinale Angelo Bagnasco, arcivescovo di Genova, nell’omelia dei funerali delle vittime. Bagnasco ha poi riferito della telefonata fatta da Papa Francesco: “Ieri sera, con una telefonata affettuosa” il pontefice “ha voluto manifestarci la sua prossimità”. “Sappiamo che qualunque parola umana, seppure sincera, è poca cosa di fronte alla tragedia, così come ogni doverosa giustizia nulla può cancellare e restituire”. “Alziamo lo sguardo”, ha poi esortato Bagnasco rivolto alla folla. “La Madonna Assunta al cielo ci invita anche in questo momento guardare in alto, verso Dio, fonte della speranza e della fiducia. Guardando a Lui – ha concluso l’arcivescovo di Genova – eviteremo la disperazione e potremo tornare a guardare con coraggio il mondo, la vita, la nostra amata Città. Potremo costruire ponti nuovi e camminare insieme”.

Redazione IL POPOLANO

La Cesenate

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