I geni non nascono sotto i cavoli e tantomeno cadono dagli alberi come delle mele mature. I geni esplodono letteralmente, gettando un po’ dappertutto scaglie del loro genio, in pasto alla folla. La storia ne ha visti tanti di questi super in tutto e uno di questi è stato, senza ombra di dubbio, Farrokh Bulsara. Il nome non vi dice nulla? Forse lo avete conosciuto come Freddie Mercury, leader dei Queen e di tutti quelli che la musica l’hanno sempre amata e continuano, anche ora, a idolatrarla.

Mercury avrebbe compiuto 70 anni, essendo nato nel 1946, esattamente il 5 settembre. Troppo presto (il 24 novembre del 1991), ci è stata portata via questa icona della cultura musicale internazionale. Con ‘We Are The Champions’, ‘Don’t Stop me now’, ‘Somebody to love’, ‘Radio Gaga’, ‘Bohemian Rhapsody’, ‘Innuendo’ e ‘The Prince of the Universe’, ha fatto sognare più di una generazione, perché la sua voce era unica: squillante e profonda allo stesso tempo.

La sua carica sul palco era incontenibile, i suoi scatti e le sue movenze così particolari ma sempre azzeccate, facevano andare fuori di testa sia uomini che donne. Eh sì, perché gli artisti non si possono classificare in uomini e donne o in omosessuali ed eterosessuali, bensì in extraterrestri. Fermarsi solo ai gusti sessuali sarebbe un enorme sbaglio come molti avevano, già, fatto tempo fa. Mercury, come altri, non badava a ciò che la gente pensava, ma il suo obiettivo era quello di stupire quella stessa gente con la sua voce, la sua musica, il suo talento smisurato. E ci è riuscito, eccome se ci è riuscito…

Paragonare Freddie Mercury a un cantante di oggi? Sarebbe pura follia, impossibile! Sarebbe come paragonare un diamante a una semplice roccia, del tutto fuori luogo. Questo idolo, nato a Zanzibar, è stato e continuerà ancora a essere un diamante, di quelli più puri e preziosi che la terra abbiamo mai potuto offrirci. Il verbo che ha professato, in vita, questa Rock Star, non è morto con lui, perché le parole, come la musica, riescono a resistere al tempo e allo spazio. A 25 anni dalla morte, continuiamo a cantare e ballare sulle note dei successi dei Queen e questo è fantastico. Perciò, caro Freddie, dovunque tu sia, Auguri di Buon Compleanno e ancora grazie di essere nato.

A cura di Nicola Luccarelli

Redazione IL POPOLANO

La Cesenate

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