Questa è la dimostrazione palese che ancora il nostro paese crede nella cultura musicale!

“Learn to fly” è stata la prima canzone dei Foo Fighters durante il loro concerto-evento a Cesena. Quasi una dedica, visto che l’evento dei mille, che voleva convincere la band a suonare in Romagna, ha scelto proprio questo brano per l’invito a Dave Grohl e soci.

Finisce con l’ennesima sorpresa: poco dopo l’una di notte, quando Dave Grohl raggiunge i suoi “millini” al teatro Verdi di Cesena. Per l’ultimo saluto. Per sigillare una giornata del tutto inusuale in cui l’ex batterista dei Nirvana e i suoi Foo Fighters hanno realizzato il sogno dei mille ragazzi italiani – i “millini” appunto – che il 26 luglio scorso, con un video da 26 milioni di visualizzazioni in cui suonavano insieme Learn To Fly, uno dei successi del gruppo, avevano invitato la band ad aggiungere al loro tour mondiale un’altra data. Proprio qui a Cesena, in un luogo solitamente distante dalla geografia del rock.

Una festa. In cui la band alterna i propri classici – This is a Call, Everlong, My Hero, The Pretender – a momenti in cui prevale lo spirito da riunione con gli amici. “Volete un pezzo dei Foo Fighters o una bella canzone da party?”, chiede Grohl prima di attaccare Miss You dei Rolling Stones e Under Preassure dei Queen. E non mancano le sorprese. Grohl cede il suo trono – dopo l’incidente del giugno scorso, quando è scivolato sul palco durante un concerto, è costretto a suonare da seduto per la maggior parte del tempo – a Fabio Zaffagnini, il volto dei Rockin’ 1000. E fa anche salire in fan a suonare la batteria per un’intera canzone. E i mille oggi ritornano verso le loro case. In treno in macchina, in autobus. Dopo aver saltato, suonato e sorriso insieme per oltre 48 ore, trasformando Cesena – anche solo per due giorni – in una città capitale della creatività. Città aperta, accogliente, dove i “millini” hanno potuto mettere a punto quello che è il loro risultato più importante: aver creato una comunità tenuta insieme dai fili dell’arte. “Non abbiamo mai voluto altro, il nostro patrimonio è la nostra amicizia”, il mantra ripetuto dagli organizzatori per tutta la due giorni.

Organizzatori che sono già al lavoro sui prossimi progetti. La due giorni di Cesena sarà con ogni probabilità al centro di un documentario di Anita Rivaroli – regista del video virale di Learn To Fly – che ha intervistato gran parte dei mille ragazzi. Ma il progetto più importante, ancora, è quello di non perdere i legami reciproci. “E’ stata la cosa più sorprendente: ragazzi distanti tra loro, uniti dalla passione per la musica, che hanno realizzato un sogno comune”. E magari continueranno a sognare cercando di capire come invitare in Italia un’altra corazzata del rock. Ma al di là del concerto in se il Rockin’ 1000 sarà ricordato e continuerà a crescere grazie alla community che si è creata intorno all’evento. L’intuizione e la creatività di un gruppo di ragazzi italiani che ha “costretto” una delle maggiori macchine rock in circolazione a “deviare” dal proprio percorso abituale. Con somma disperazione dei tour manager che evitano sempre gli eventi fuori programma. Rock senza intermediazione: i fan chiamano e le star rispondono. Un modello che potrebbe incidere sulle attuali leggi del mercato musicale.

Redazione IL POPOLANO

La Cesenate

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