Il presidente della Repubblica Sergio Mattarella, in occasione del Giorno del Ricordo delle vittime delle foibe, ha affermato: “La nostra identità di Paese democratico ed europeo non poteva accettare che pagine importanti delle sua storia fossero strappate, lasciando i nostri concittadini del ‘confine orientale’ in una sorta di abbandono morale. Ristabilire la verità storica e coltivare la memoria sono frutto di un’opera tenace e preziosa, che le associazioni degli esuli e le comunità giuliano-dalmate e istriane hanno contribuito a realizzare”.

“La Giornata del Ricordo – ha proseguito Mattarella nella sua nota – nel rinnovare la memoria delle tragedie e delle sofferenze patite dagli italiani nella provincia di Trieste, in Istria, a Fiume e nelle coste dalmate, è occasione per dare vita a una storia condivisa, per rafforzare la coscienza del nostro popolo, per contribuire alla costruzione di una identità europea consapevole delle tragedie del passato. L’abisso della guerra mondiale e le aberrazioni dei sistemi totalitari sono ora alle nostre spalle, anche se quei segni non possono essere cancellati e deve sempre guidarci la consapevolezza che le conquiste di civiltà vanno continuamente attualizzate. Ricordare non deve favorire il rancore, ma liberare sempre più la speranza di un mondo migliore”.

Saranno sempre tante le pagine di storia che ci faranno venire voglia di chiudere gli occhi, di girare subito il foglio per arrivare alla pagina successiva, per fuggire da tanto dolore. Ma è fondamentale invece, soffermarsi su quanto accaduto, farsi sconvolgere se necessario, perché solo conoscendo quanto successo in passato si possono trarre gli insegnamenti necessari per costruire un nuovo futuro.

Redazione IL POPOLANO

La Cesenate

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