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L’impossibile è diventato possibile: la Roma è riuscita nell’impresa di pareggiare contro i marziani del Barcellona, scesi, per una notte nella terra dei comuni mortali.
Atmosfera delle grandi occasioni, Olimpico tutto esaurito. Nell’aria una carica incredibile.
Parte benissimo la squadra di Garcia, con Salah, che con le sue incursioni ha creato più di un grattacapo alla non solidissima difesa del Barcellona. Sergi Roberto, centrocampista esterno scelto da Luis Enirique, è stato costretto nel primo quarto d’ora abbondante di partita a ripiegare, per fermare le sgroppate dell’egiziano, molto veloce, rendendo poco in fase offensiva, come testimonia il dato sui suoi palloni persi, 7 in dieci minuti, un pò troppi.
L’iniziale predominio territoriale, non viene sfruttato dalla Roma. E quando non concretizzi, prendi gol. Detto-fatto.
Minuto 21, splendida palla indirizzata a Messi, che forse con un fallo si libera di Digne;la sfera arriva a Rakitic che mette in mezzo dal limite laterale dell’area piccola, un cross sul quale Szczesny non arriva per un soffio, consentendo a Suarez, in dubbio fuorigioco, di infilare lo zero a uno di testa.
Chissà a cosa stavano pensando i tifosi della Roma dopo aver subito il gol al primo tiro; il ricordo del sette a uno subito l’anno scorso contro il Bayern avrà sicuramente pervaso le loro menti.
Ma la Roma di quest’anno è un’altra storia: più forte, più compatta, più sicura dei suoi mezzi.
E allora, sospinta dai tifosi, la squadra di Garcia non si scompone e al 31′ pareggia il con il primo Eurogol di Florenzi che resterà negli almanacchi del calcio e della Champions a lungo; passaggio di Rudiger(buono il suo esordio) apparentemente innocuo per Alessandro, posizionato sulla fascia sinistra per tenere vivo quel pallone. Poi il lampo di genio:un occhio a Ter Stegen mal posizionato e la magia che si realizza per incanto sottoforma di pallonetto da centrocampo che sontuosamente accarezza il palo e si insacca in gol. Uno a uno e tifosi in delirio
C’è spazio anche per una bomba di Naingollan, nel finale di primo tempo, disinnescata dal portiere blaugrana.
Nela ripresa cambiano un pò le cose. La Roma si fa schiacciare dal Barcellona che con una rete fittissima di passaggi (oltre 500), riesce ad ingabbiare i giallorossi tenuti a galla, prima da Szczesny, poi da De Sanctis subentrato per infortunio del numero uno polacco.
Qualche tentativo con Suarez e una traversa di Busquets è quanto riesce a produrre un Barcellona, nel quale le stelle più luminose, Messi e Neymar, vengono offuscate dall’ordine e dalla intensità tattica della Roma, che pur senza fare grandi cose, ha reso fine a sè stesso il tiqui-taqa dei campioni d’Europa in carica.
Grande partita degli uomini di Garcia che si possono giocare il primo posto del girone, dimostrando che le squadre italiane non sono poi così scarse.

Risultati delle altre partite:
Leverkusen-Bate 4-1; Dinamo Zagrabia-Arsenal 2-1; Olympiacos-Bayern 0-3; Chelsea-M-Tel Aviv 4-0; Dynamo Kiev-Porto 2-2;
Valencia-Zenit 2-3; Gent-Lione 1-1

Giacomo Biondi

Redazione IL POPOLANO

La Cesenate

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