Ospedale

“Quando hai la salute, hai tutto”. “Basta che ci sia la salute, tutto il resto non conta”. Quante volte abbiamo sentito e abbiamo pronunciato queste frasi?

In effetti, è la salute il bene più prezioso. E se dovessimo stare male? In questo momento, in Italia, chi ha qualche problema di salute dovrà tenerselo. Secondo i dati del Censis nel suo rapporto sull’anno 2104, nel 41,7 % delle famiglie, almeno una persona, in un anno, ha dovuto rinunciare alle cure mediche. Perché tutto questo? Perché le medicine come le cure costano tanto e così l’ italiano medio (che un tempo non badava a spese per la propria salute), è costretto a raccogliersi in preghiera, sperando di non aver bisogno del medico. Non si paga nemmeno più per le visite dai privati, sperando di saltare le lunghe lista di attesa delle strutture pubbliche, semplicemente perché si è deciso, a malincuore, di non curarsi. Siamo nelle mani di Dio, perché quelle dello Stato ci hanno abbandonato da tempo.

Addirittura la colpa sembra essere degli italiani over 65 che secondo i dati Istat, sembrano essere il 22% della popolazione. Adesso è diventato un lusso anche invecchiare. Se invecchi bene e sei in buona salute tutto a posto, ma quando non riesci ad alzarti dal letto e devi bere da una cannuccia, sembra più facile tirare le cuoia che andare in ospedale. Gli italiani rinunciano anche all’assistenza ai disabili e alle badanti per gli anziani. Non proprio tutti decidono di gettare la spugna, ma anche i più speranzosi dovranno, prima o poi, arrendersi all’evidenza dei fatti.

La sanità, in Italia, è morta o è in procinto di spirare. La spending review (presentata dall’attuale governo, come la panacea di tutti i mali), non ha portato a nessun beneficio, anzi. Forse Renzi e tutta la sua armata brancaleone non hanno capito che in questi anni di ruberie continue, la sanità è stata spremuta più di qualsiasi altro ambito e adesso è ridotta all’osso.

Tagliare la sanità e come voler tagliare il braccio a una persona a cui il braccio è stato già amputato tempo prima. Cosa elimini, se non c’è più nulla da eliminare? Semplicemente, i soldi sono stati spesi male e questi sono i risultati. Uno stato che dovrebbe garantire le cure ai suoi cittadini, costringe gli stessi a tenersi i mali. Insomma, noi italiani non dovremmo più invecchiare, ammalarci e, magari (se troviamo il tempo), morire il più tardi impossibile. Questa è pura fantascienza e lo sappiamo bene tutti quanti.

Senza neanche rendercene conto, stiamo diventando (per quanto riguarda la sanità), come la grande America, dove chi non è assicurato non può richiedere cure mediche. Se sei povero e malato, muori, punto e basta. Anche se negli Stati Uniti, negli ultimi anni si è mosso qualcosa con Obama, il problema della sanità pubblica resta. Pensare che lo Stato abbandoni così la sua popolazione è penoso. Vogliamo cercare di far qualcosa per invertire la rotta? Non si può rinunciare a curarsi per disperazione, dovrebbe essere il contrario: ci si dovrebbe curare per paura di morire prima del tempo. Ma in che paese viviamo? In questi casi, si dice che si stava meglio quando si stava peggio. Ma forse qui si esagera, o no?

A cura di Nicola Luccarelli

Redazione IL POPOLANO

La Cesenate

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