Dare voce a coloro che voce non hanno: questo è il messaggio racchiuso nello spettacolo REFUGEES, in scena nella suggestiva cornice dei Giardini della Filarmonica Romana, il 24 Luglio, nell’ambito del Festival “I Solisti del Teatro”, giunto alla XXIII Edizione. Rifugiati, questo termine, spesso usato impropriamente, racchiude diverse tipologie di persone note e sconosciute: esseri umani accomunati da un destino avverso.
Lo spettacolo vuole rappresentare simbolicamente la figura del rifugiato, raccontando quattro storie vere, alcune tratte dal libro “La notte della fuga”, edito da Avagliano Editore e curato dal Centro Astalli. Grazie alla collaborazione con la scrittrice Donatella Parisi, le storie sono state riadattate per la messa in scena, che vede protagonisti ragazzi provenienti dal Kurdistan, dalla Colombia, dalla Siria, dal Congo e dal Mali.
Prosa, danza, canto, musica e immagini creano empatia nello spettatore, coinvolgendolo e portandolo a riflettere e immedesimarsi.
Celati dietro le statistiche, con un elenco indefinito di volti e nomi, emergono essere umani con le loro vicende. Fa da sfondo, un excursus storico di rifugiati celebri e dell’emigrazione di massa degli italiani a inizio secolo. Filmati e foto inedite sugli sbarchi a Lampedusa e sull’esodo di popoli in Ungheria e nel resto d’Europa, daranno rilievo a quello che è il fenomeno che sta interessando l’intera umanità.

Letizia Dalla Nora introdurrà lo spettacolo con un excursus storico di rifugiati noti, tra cui: Gesù, Miriam Makeba, Isabelle Allende, Albert Einstein, Rudolf Nureyev e tanti altri.
Cuore dello spettacolo le storie raccontate da Valeria Contadino e Ugo Bentivegna, accompagnate al pianoforte da Marco Ciardo, con interventi canori di Enrica Arcuri che interpreta grandi classici, con la partecipazione dei ballerini Yari Molinari, Rosario Marotta e Agnese Allegra. La quinta storia sarà raccontata direttamente da Soumaila, un ragazzo del Mali arrivato da poco in Italia e in attesa del riconoscimento dello Status di Rifugiato Politico.
Lo spettacolo terminerà con la storia di Maria, giovane siciliana emigrata in Argentina agli inizi del ‘900, interpretata da Valeria Contadino.

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A cura dell’Ufficio Stampa D&C Communication

Redazione IL POPOLANO

La Cesenate

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