E’ stata confermata la sospensione della licenza velocità a Romano Fenati. Al termine dell’udienza con il pilota ascolano, il Tribunale della Federazione Motociclistica Italiana ha deciso di convalidare la misura presa nei confronti dell’ex centauro del team Snipers.

Queste le parole del Procuratore Federale Antonio de Girolamo: “Il Tribunale ha confermato il provvedimento di sospensione cautelare sia dall’attività sportiva che federale adottato nei confronti di Fenati”.

Fenati, adesso senza squadra, resta così sospeso da ogni attività.
Il pilota di Ascoli Piceno è stato punito dopo l’assurdo gesto di domenica scorsa durante il Gran Premio di San Marino di Moto2, quando aveva tolto la mano sinistra dal proprio manubrio per tirare la leva del freno anteriore di Stefano Manzi, in pieno rettilineo.

Lo stesso Manzi dopo uno sfogo iniziale (“Ha tentato di ammazzarmi”) è tornato parzialmente sui suoi passi, tendendo la mano al collega: “Sì, sono pronto a perdonarlo. Diamo tempo al tempo, facciamo sbollire le cose e poi un giorno sì. Non ho fatto causa e non mi sono neanche mosso per farlo, voglio metterci una pietra sopra e andare avanti. Ho avuto paura? È stata solo una sbacchettata, non ho fatto neanche in tempo ad avere paura e le cose non sono peggiorate”.

Nel circus tutti l’hanno condannato per il gesto, anche se alcuni piloti hanno spezzato lance in suo favore: “E’ indifendibile per quello che ha commesso, ma stroncargli la carriera, con la rottura dei vari contratti, mi è parso fuori luogo. Ha sbagliato, gli hanno dato due giornate di squalifica e mi sarei fermato qui.

Romano è giovane e ha ancora tanto da imparare. E’ evidente che ha un problema di autocontrollo, ma è possibile dargli una mano. In molti abbiamo avuto a che fare con uno psicologo o più semplicemente con un allenatore per farci aiutare nel gestire al meglio gli impulsi che abbiamo quando siamo in sella”, le parole di Toni Elias.

A cura di Filippo Costa

Redazione IL POPOLANO

La Cesenate

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