Fedez entrerà anche nei locali “senza pagare”, ma quando si fanno delle affermazioni di un certo peso contro un personaggio politico, il conto alla cassa risulta salato.

Così, quando il noto rapper ha fatto un commento contro la Siae, sostenendo che il suo patrimonio immobiliare sia gestito dalla moglie di Franceschini, il ministro e la Siae stessa hanno parlato di “calunnia”.

Infatti, il ministro dei Beni Culturali Dario Franceschini ha twittato, in risposta alle affermazioni di Fedez, che “la calunnia è un venticello”. Il giorno prima, il cantante aveva definito il ministro “in conflitto d’interessi con i temi che deve affrontare tra Soundreef e Siae perché sua moglie gestisce gli immobili di Siae”.

Dal canto suo, Franceschini ha garantito che porterà in giudizio il rapper per le sue affermazioni ritenute false. Poi naturalmente è intervenuta anche la Siae, che in una nota ha riportato che ritiene “inaccettabili e inammissibilmente false e insultanti le affermazioni pronunciate ieri da Federico Leonardo Lucia, in arte Fedez, nel corso di un convegno alla Luiss e le successive dichiarazioni rilasciate alle agenzie di stampa, riferite a SIAE e alla signora Michela Di Biase, moglie del Ministro Dario Franceschini. E’ infatti documentalmente destituita di qualunque fondamento la circostanza secondo la quale la signora Michela Di Biase gestirebbe gli immobili di SIAE. Una simile affermazione, condita poi da inutili suggestioni di insussistenti conflitti di interessi o peggio, di favoritismi, è priva di ogni logica e fuoriesce da qualunque limite di continenza”.

Redazione IL POPOLANO

La Cesenate

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