L’Italia di Roberto Mancini ottiene la quarta vittoria nelle qualificazioni a Euro 2020 battendo in rimonta allo Juventus Stadium la Bosnia Erzegovina: 2-1.
Azzurri sempre più primi nel girone J e qualificazione già quasi in cassaforte anche se mancano sei partite.

Il ct Roberto Mancini sceglie Fabio Quagliarella nel tridente d’attacco con Bernardeschi e Insigne. In difesa sulla fascia destra c’è l’atalantino Mancini e non Florenzi.

Italia con il 4-3-3: Sirigu; Mancini, Bonucci, Chiellini, Emerson; Barella, Jorginho, Verratti; Bernardeschi, Quagliarella, Insigne.

La Bosnia Erzegovina di Prosinecki risponde con uno speculare 4-3-3: Sehic; Todorovic, Bicakcic, Zukanovic, Civic; Besic, Pjanic, Saric; Visca, Dzeko, Gojak.

Il primo lampo è della nostra Nazionale con un destro a lato di Quagliarella. Poi al 7’ Chiellini apre per Emerson che mette un pallone teso in area, Barella non riesce a battere a rete per un niente. Ancora azzurri in avanti con un tiro dal limite di Bernardeschi da buona posizione, ribatte con il corpo Zukanovic. Al 19’ azione devastante di Dzeko che si libera di Bonucci a centrocampo, poi si invola palla al piede e al limite dell’area scarica per Visca sul cui destro si “immola” Bonucci con un recupero in tuffo. Al 20’ Dzeko manda alto in acrobazia su cross di Todorovic. Buon momento della Bosnia che staziona nella metà campo dell’Italia: Todorovic ci prova da fuori, ma il tiro è debole e Sirigu blocca senza problemi. E al 32’ arriva il vantaggio bosniaco al termine di una bellissima azione: da Todorovic a Besic che, di tacco, libera in area Visca, rasoterra perfetto su cui si avventa l’attaccante della Roma Dzeko.
Nel finale di primo tempo tornano ad attaccare gli azzurri che sfiorano il pari prima con un destro dal limite di Quagliarella al 41’ (bravissimo il portiere Sehic a deviare in angolo), poi con un tiro a giro di Bernardeschi al 43’ (blocca il portiere bosniaco).

Nella ripresa Mancini manda in campo Chiesa al posto di Quagliarella. Ospiti pericolosi già al 47’ con lo scatenato Dzeko che manda di poco a lato su cross di Besic. Al 49’ c’è il pareggio dell’Italia: da uno schema su su calcio d’angolo Bernardeschi pesca appena dentro l’area Immobile, straordinario il destro al volo di Insigne che di potenza fulmina Sehic per l’1-1. Per l’attaccante napoletano è il secondo gol di fila dopo quello realizzato sabato in Grecia. Replica subito la Bosnia ma Sirigu dice di no prima a Dzeko (50’) poi a Civic (52’). Lo stesso Civic è pericoloso subito dopo di testa, libera Bonucci (53’). Dzeko è incontenibile per i difensori azzurri: bella azione e palla per Visca che calcia subito in porta, Sirigu alza sulla traversa (57’). Ancora scatenato Dzeko che va via saltando come birilli un paio di giocatori in area, poi calcia a botta sicura ma il suo tiro è ‘stoppato’ involontariamente da Visca che era scivolato proprio davanti a Sirigu (59’).

Roberto Mancini deve sostituire anche Gianluca Mancini con problemi fisici e in difficoltà, al suo posto dentro De Sciglio (66’). Italia vicina al 2-1 prima con un colpo di testa ravvicinato di Insigne su cross di Barella, Sehic devia in angolo (70’).
Poi al 73’ con un potente colpo di testa di Chiellini su calcio d’angolo di Bernardeschi, pallone forte, ma centrale, respinge come può Sehic.
All’80° ultimo cambio nell’Italia con Belotti al posto di Bernardeschi. All’84° una ‘bomba’ di Jorginho da 30 metri viene bloccata dal numero uno bosniaco. Poi nel finale ecco l’azione Insigne-Verratti, con il centrocampista del Paris Sg che stoppa e, sempre di destro, mette il pallone sul secondo palo, dove Sehic proprio non può arrivare: è il 2-1 (86’).

Si chiude con la festa dello Stadium che canta l’Inno di Mameli. L’Italia è sempre più prima nel gruppo J con 12 punti, tre lunghezze di vantaggio sulla Finlandia (che vince 2-0 in Liechtenstein) e addirittura 6 sull’Armenia che passa in casa di una Grecia allo sbando (2-3). Greci a quota 4 così come la Bosnia Erzegovina, la squadra di Pjanic e Dzeko deve ora cambiare marcia se vuole qualificarsi per gli Europei del 2020.

MANCINI VITTORIA MERITATA – Una serata in crescendo, con momenti di grande difficoltà, ma il ct Mancini si gode la quarta vittoria e il traguardo qualificazione già molto vicino. “Le partite sono tutte difficili -dice a ‘RaiSport’ a fine partita-, soprattutto quando giochi a fine campionato due gare così ravvicinate. La Bosnia è forte tecnicamente, forse nel primo tempo eravamo un po’ larghi come squadra, poi nella ripresa siamo cresciuti e abbiamo meritato la vittoria”. “Non era semplice ribaltare una gara così” aggiunge.

Redazione IL POPOLANO

La Cesenate

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