Francesco Saverio Borrelli, il magistrato il cui nome è legato da sempre al pool di Mani Pulite, è morto oggi nell’Istituto dei Tumori di Milano, dove era ricoverato. Era nato a Napoli il 12 aprile 1930. Figlio e nipote di magistrati e a sua volta con un figlio magistrato, Borrelli, trasferitosi a Firenze, ha studiato al conservatorio (la musica, insieme alla montagna, è stata una delle sue passioni) e si è laureato in legge con una tesi su ‘Sentimento e sentenza’.
Relatore fu Piero Calamandrei. – Vinto il concorso nel 1955, è entrato in magistratura come giudice civile a Milano, nel palazzo dove il padre era la più alta carica. Quasi tutta la sua carriera si è svolta nelle aule del tribunale di Milano, fino a quel suo discorso da procuratore generale della Corte d’Appello, nel 2002, che si concludeva con una parola ripetuta tre volte, un appello per l’indipendenza della magistratura rimasto famoso: “Resistere, resistere, resistere, come sulla linea del Piave”. Accanto a lui fino all’ultimo momento la moglie Maria Laura e i figli Andrea e Federica, che aveva scritto su Facebook un lungo post che faceva già presagire la fine.