La notizia della scomparsa dell’immunologo Fernando Aiuti ha destato stupore e sgomento. La Procura di Roma ha aperto un fascicolo sulla morte del medico, che era era ricoverato all’ospedale Gemelli di Roma, in quanto non si esclude l’ipotesi del suicidio. Lo spessore umano e scientifico di Aiuti, originario di Urbino, è legato al ricordo del famoso bacio con Rosaria Iardino, il 2 dicembre 1991. “Quel bacio fu la più efficace campagna di comunicazione sull’Hiv in Italia”, ha più volte dichiarato Rosaria, ora presidente della Fondazione The Bridge. Un bacio provocatorio e tenero al tempo stesso tra una giovane sieropositiva e il medico che la seguiva, un gesto che cotribuì a esorcizzare la paura irrazionale dell’Aids e a concentrare l’attenzione delle forze del volontariato e le terzo settore nei confronti dei temi dell’assistenza e del rispetto della persona. La Iardino, che tuttora gode di ottima salute, contrasse il virus a 17 anni, e ne aveva 25 all’epoca del bacio.

Redazione IL POPOLANO

La Cesenate

LASCIA UN COMMENTO

Per favore inserisci il tuo commento!
Per favore inserisci il tuo nome qui