Un anno fa, giorno più giorno meno, sbarcava a Roma, sponda giallorossa, il dodicesimo “colpo” di mercato del DS Monchi, che strappava al Siviglia, per la modica somma di 31 milioni (bonus compresi) tale Steven Nzonzi, centrocampista francese di quasi due metri (e grosso in proporzione), neo Campione con la propria Nazionale, al Mondiale di Russia; certamente un gran colpo che, di fatto, sistemava alla grande il centrocampo romanista e faceva sognare un ambiente reduce dal terzo posto in Campionato e la semifinale di Champions, dopo aver fatto fuori in maniera incredibile il Barcellona, ed essersi arresa, in maniera altrettanto incredibile al Liverpool.

Nzonzi era uno dei tanti fuoriclasse approdati alla corte di Eusebio Di Francesco, che dichiarava a repubblica di essere ottimista circa la stagione e, nonostante l’arrivo alla Juventus di Cristiano Ronaldo, di ritenere non ci fosse nulla di deciso o scritto relativamente ai traguardi per la propria formazione.

Colpo grosso dunque per la Roma, che con questo acquisto dava peso e forza fisica al proprio centrocampo, dove erano arrivati anche Cristante e Pastore, a compensare le partenze di Nainggolan e Strootman.

Come sia andata in realtà lo sappiamo tutti, la Roma finisce il campionato al sesto posto, anche grazie ad un finale di stagione dove le avversarie (Juve compresa) sono spesso più morbide della gommapiuma (e non si parli di obiettivi, siamo seri almeno ogni tanto, per favore), l’uscita agli ottavi di Champions (contro il Porto) ed un 1-7 a Firenze, in Coppa Italia a completare il tutto; Di Francesco sostituito a stagione in corso dal vecchio “bucaniere” Claudio Ranieri e Monchi ritornato a casa sua, al Siviglia.

E Nzonzi? Alla fine mette insieme 38 presenze totali (non sempre da titolare), senza lasciare particolari ricordi di quello che era stato un gran colpo di mercato solo per chi lo aveva venduto …. a peso d’oro; tanto che ad un anno di distanza arriva l’offerta del Galatasaray, dove il giocatore si trasferisce in prestito (oneroso a 0,5 milioni di euro) e diritto di riscatto esercitabile nei prossimi due anni (a 16 milioni nel 2020 ed a 13 nel 2021), a certificare una minusvalenza consistente nelle casse già piangenti della Roma.

E li chiamano colpi di mercato!

Il Direttore respomsabile Maurizio Vigliani

Redazione IL POPOLANO

La Cesenate

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