Ciò che è successo ieri sera all’ex Madrigal, stadio del Villareal anche chiamato “Inferno Giallo” per il tifo molto cromato dei supporters, ha davvero dell’ incredibile, dello storico e del leggendario.
Tradizionalmente le squadre italiane hanno sempre fatto fatica in questo stadio, anche solo a vincere saltuariamente e massimo con uno o due gol di scarto.
Ecco perchè l’impresa della Roma ha qualcosa di epico. Un 0-4 sontuoso e senza storia.

Una squadra fortissima, contro una che pareva esordiente in terreno Europeo e che invece era considerato l’avversario peggiore( dopo Manchester e Totthenam) che si potesse incontrare.
Non per la Roma, non per questa Roma che ora vede la gara di ritorno, come una partitina tra amici, dopo aver giocato a Poker ieri sera.
Un quarto d’ora, venti minuti di normale ambientamento dentro a quella bolgia, poi l’affondo. Un’azione costruita molto bene e un gol epico, che non ha nulla da invidiare a quelli del Real la sera prima. Grandissimo tiro di Emerson Palmieri, giocatore sempre più decisivo nei meccanismi giallorossi, sotto all’incrocio, dove nessun portiere può arrivare.
Poi il solito dilemma e il brivido salito nella schiena dei tifosi della Roma: la squadra sarà matura abbastanza da gestire il vantaggio contro un avversario così complicato? Chi pensava di no, ora deve piacevolmente contraddirsi.

I giallorossi hanno continuato a giocare, a stritolare gli avversari a centrocampo, grandissima prestazione di Strootman, De Rossi e Naingollan a proposito, e poi hanno segnato ancora e ancora.
Protagonista assoluto, uomo copertina della partita e della stagione della Roma, Edin Dzeko.
Il bosniaco segna una tripletta storica: primo giocatore di una squadra italiana a segnare tre reti in questo stadio e soprattutto prima tripletta tutta di piede della sua carriera, anche se sulle sue qualità tecniche nessuno aveva dubbi.
La sua seconda e la sua terza rete, in particolare, i gol del 0-3 e 0-4, sono due gemme da vedere e rivedere.

Il giocatore è capocannoniere dell’Europa League sempre più solo, così come lo è in campionato.
Una grande squadra merita un grande giocatore, un giocatore trasformato dallo scorso anno e sempre più decisivo per questa squadra che ha trovato il suo trascinatore Dzeko; che puntero.

A cura di Giacomo Biondi

Redazione IL POPOLANO

La Cesenate

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