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Gli studiosi hanno constatato, dopo anni di ricerche, che il 40% dei sopravvissuti a un arresto cardiaco descrive un qualche tipo di coscienza nel periodo di tempo in cui erano clinicamente morti, ovvero prima che il cuore ripartisse.

Un uomo di Southampton (Regno Unito), ha ricordato di aver abbandonato il corpo e di aver assistito alle manovre di rianimazione da un angolo della stanza.

Il cervello, afferma Sam Parnia, coordinatore delle indagini di Telegraph, si “disattiva” 30 secondi dopo che il cuore smette di battere.

 

A cura di Aurora Castro

Redazione IL POPOLANO

La Cesenate

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