Una grande conquista quella ottenuta dalle donne in Arabia Saudita: è stato infatti scardinato un dogma granitico, che impediva alle donne di mettersi alla guida di un’auto.

Nel regno wahabitan ultraconservatore – dove l’Islam sunnita viene interpretato in maniera intransigente – un simile cambiamento era a dir poco impensabile. A portare una ventata di progresso, annunciata contemporaneamente dalla tv di Stato saudita e da un evento a Washington, è stato l’erede al trono, il potentissimo principe Mohammed bin Salman, 32 anni, modernizzatore del regno, autore del progetto “Vision 2030”.

Come riportato dal New York Times, l’iniziativa ha avuto origine attraverso un decreto di re Salman – padre di Mohammed – che prevede sia costituito entro 30 giorni un panel ministeriale per poter rilasciare le prime patenti entro giugno del 2018.

Nel frattempo, la polizia dovrà essere addestrata ad interagire con le donne al volante.

Fino a questo momento, tutti i teologi wahabiti si erano espressi contro il via libera delle donne al volante, adducendo spiegazioni decisamente poco convincenti; moltissime erano state le donne che avevano manifestato e che si erano riunite ognuna alla guida della propria auto. Oggi, è stato fato un passo fondamentale verso la realizzazione di quello che sembrava solo un sogno.

Redazione IL POPOLANO

La Cesenate

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