L'incendio al castello di Shuri, 31 ottobre (EPA/HITOSHI MAESHIRO/ansa)

Un vasto incendio, divampato all’alba per ragioni ancora sconosciute, ha ridotto in cenere l’edificio principale del castello Shuri, una delle principali attrazioni turistiche dell’isola di Okinawa, dichiarato nel 2000 Patrimonio mondiale dell’umanità dall’Unesco. Circa 100 vigili del fuoco sono riusciti ad avere la meglio sulle fiamme dopo una battaglia di oltre 10 ore. Nessuno è rimasto ferito.

Il castello risale al XVI secolo, ma fu quasi completamente distrutto dai bombardamenti americani durante la seconda guerra mondiale, la struttura attuale è una ricostruzione in legno di quella originale. Fino agli anni ’70 il castello è stato adibito a campus per la più grande Università pubblica di Okinawa.

“Le numerose strutture in legno e la lacca (recentemente riapplicata) hanno contribuito a diffondere l’incendio rapidamente”, ha raccontato uno dei soccorritori al quotidiano locale Asahi Shimbun. Il castello, che domina la città, “ha per noi un significato divino”, ha riferito la sindaca Mikiko Shiroma all’emittente pubblica NHK, sottolineando che “sarà necessario un grande lavoro per ricostruirlo” e che “faremo tutto quanto in nostro potere” perché ciò avvenga.

Il castello Shuri figurava come una sosta sulla rotta della torcia olimpica di Tokyo del 2020.

Redazione IL POPOLANO

La Cesenate

LASCIA UN COMMENTO

Per favore inserisci il tuo commento!
Per favore inserisci il tuo nome qui