Il Decreto Liquidità prevede 2 modalità di accesso ai prestiti garantiti dallo Stato:

1) Sace:
garanzia statale che copre il 90% del prestito per imprese con meno di 5.000 dipendenti in Italia e valore del fatturato fino a € 1,5 miliardi;

garanzia all’80% per aziende con fatturato tra € 1,5 e 5 miliardi o con più di 5.000 dipendenti in Italia;
garanzia al 70% per imprese con fatturato oltre € 5 miliardi.
L’importo del prestito garantito non potrà essere superiore al maggiore di questi 2 elementi:

25% del fatturato 2019;
il doppio dei costi del personale dell’impresa relativi al 2019, come da bilancio o da dati certificati (se l’impresa è nata dopo il 31.12.2018 si fa riferimento ai costi del personale attesi per i primi 2 anni di attività).
L’impresa beneficiaria non potrà distribuire dividendi o riacquistare proprie azioni nel corso del 2020 e dovrà gestire i livelli occupazionali attraverso accordi sindacali, dovrà, inoltre, utilizzare il finanziamento solo per attività localizzate in Italia.

I prestiti vanno restituiti in 6 anni, con preammortamento possibile fino a 2 anni. Le commissioni sono differenziate: per le Pmi, in rapporto all’importo garantito, sono pari a 0,25% il 1° anno; a 0,5% il 2° e 3° anno; al 1% dal 4° al 6° anno. Per le imprese più grandi sono invece pari a 0,5% dell’importo garantito il 1° anno, al 1% nel 2° e 3° anno, al 2% dal 4° al 6° anni.

Per la prima fascia, sotto € 1,5 miliardi di fatturato, la procedura è la seguente:
1)Richiesta alla banca del finanziamento,
2)Se la delibera della banca è positiva la banca richiede la garanzia alla Sace,
3)Sace processa la richiesta ed emette un codice del finanziamento,
4)La banca eroga il finanziamento all’impresa.
Per le imprese più grandi, la procedura è più complessa e occorrerà un decreto del Mef-Mise.

2) Fondo di garanzia per le Pmi fino a 499 dipendenti:

La garanzia di base sarà del 90% per importo massimo garantito di € 5 milioni.

I finanziamenti avranno durata massima di 6 anni con un importo limitato.
La garanzia sale al100% per finanziamenti fino a € 25.000 e comunque entro il 25% dei ricavi.
Per questa categoria di prestiti non c’è valutazione del merito di credito ma sarà richiesto di autocertificare i ricavi.
La durata massima è di 6 anni con inizio del rimborso 2 anni dopo.
Per le imprese con ricavi fino a € 3,2 milioni la garanzia è del 90% e potrà arrivare al 100% se l’ulteriore 10% è garantito da Confidi.
L’importo massimo del finanziamento è pari al 25% del fatturato quindi al massimo pari ad € 800.000.

Serve un’autocertificazione che attesti i danni da Covid 19.

Per tutte le operazioni del Fondo, fino al termine del 2020, l’accesso è gratuito.

Per i prestiti fino a € 25.000 è previsto un tasso di interesse, rapportato al Rendistato con una maggiorazione dello 0,2%.

Per i finanziamenti oltre i € 25.000 l’istruttoria bancaria sarà semplificata, si valuterà solo la struttura economica-finanziaria dell’azienda.

I prestiti non sono ancora operativi perché manca l’autorizzazione Ue.

La Redazione giornalistica – Fotolia

Redazione IL POPOLANO

La Cesenate

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