FLORENCE, ITALY - SEPTEMBER 24: Davide Astori of ACF Fiorentina in action during the Serie A match between FC Crotone and Benevento Calcio at Stadio Artemio Franchi on September 24, 2017 in Florence, Italy. (Photo by Gabriele Maltinti/Getty Images)

E’ arrivato il momento dell’addio. Davide Astori ora è nell’azzurro più totale, quel colore identico alla maglia della Nazionale italiana che hai indossato con onore.
Lo si è capito con il gremito dei tifosi, oltre 12.000, che hanno voluto testimoniare con il loro affetto nella Basilica di Santa Croce. Ciò che mi ha colpito oltre il lungo applauso, le persone di ogni età e di fede calcistica o semplici cittadini.

Dirti che sono sconvolto è ancora poco e per questo ti chiedo semplicemente una cosa… Ho un bambino di appena 8 anni e come te ama il calcio, sai come suo nonno, simpatizza per la Fiorentina e il Cesena. Ciò che ti chiedo immenso Davide e che tu possa vegliare su di lui, su tutti i fanciulli, che corrono intorno ad un pallone spensierati e felici. Non sarei assolutamente in grado di accettare come genitore, come uomo normale, come persona modesta ciò che è capitato a te.

No, non sarei veramente in grado di vivere gli anni della mia vita nella disperazione e nel buio profondo. La mia vita sarebbe spezzata da un dispiacere che non trova nessuna risposta. E’ bello sentirsi amati, ma sinceramente da vivi. Certo ti rimane solo la fede, però a volte non basta a sopperire la disgrazia, il destino crudele, una morte nel sonno.

Solo Dio ha una risposta ben precisa e solo attraverso la Croce in parte lo choc riesce a sparire. Ma ora mi chiedo come faranno i tuoi familiari senza di te, come faranno partire i tuoi compagni senza il loro capitano e in che modo i campioni entreranno a Coverciano?

Davide, come faccio a dirti riposa in Pace… tu… proprio tu… che eri a correre in ogni angolo del campo e sudare per sentire il profumo del giglio o dell’isola sarda.

Nessuno di noi è in grado di riportarti dove umanamente dovresti ancora essere, ovvero tra le braccia di tua madre, di tuo papà, di tua moglie dei tuoi figli, dei colleghi di carriera, però una cosa è certa nel dramma, la tua presenza sarà sempre in modo adamantino fra di noi, perchè tu sei l’immortale non solo in cielo, ma anche su questa benedetta terra che è rotonda come il DIO PALLONE!

Ciao campione!

Il Direttore editoriale carlo Costantini – Foto Silvano Galassi

Redazione IL POPOLANO

La Cesenate

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