Da quando ho l’onore di far parte della “famiglia” cesenate ( mi si permetta di mettermici dentro, almeno in qualità di scrivano) ho letto, sentito e visto di tutto! Non che i miei capelli grigi mi abbiano fatto perdere qualcuno dei tanti “imbrogli” calcistici degli ultimi cinquant’anni (anche solo da tifoso appassionato) e quanto sta succedendo a Cesena è un vissuto già visto, ed alla cosa non poteva mancare il “tutti contro tutti” che di questi tempi finisce per essere la normalità, visto che si muovono anche i sassi in situazioni del genere e stupisce che ci sia chi se ne stupisce!

Tutto è fattibile in situazioni così disperate: la difesa, strenua, di chi la situazione (non prendiamoci in giro circa le responsabilità) l’ha in un modo o nell’altro creata, così come il prendere posizione di chi ha sempre girato la faccia dall’altra parte quando è stato interpellato nel momento del bisogno.

Intendiamoci, da appassionato di calcio (ma anche dal non essere proprio “ignorante” in fatto di numeri e bilanci) non potrò mai stare con il Presidente, e se fossi un imprenditore, mai gli scucirei un centesimo per rimediare lo scempio fatto, anche a costo di passare o venire definito (da chi poi?) avversario della squadra della mia città o della mia regione.

E’ però altrettanto vero che non mi stupisco affatto di certi “sussulti” (specie politici) e prese di posizione inutili, fatte al solo scopo di tirarsi la benevolenza di qualcuno; e per “sussulti”, non intendo solo quelli del Sindaco, ma anche quelli di chi mette becco per puro tornaconto personale, riempiendosi la bocca di parole che di meritorio non hanno neppure l’aria che muovono.

Si salverà il Cesena? Lo vorrei di cuore, ma sinceramente non so come possa succedere; al di là del leggere di una cordata di imprenditori del Nord, disposti a tirare fuori 14 milioni per permettere l’iscrizione della squadra al prossimo Campionato (con penalizzazione annessa) ed acquisirne la proprietà.

Anche perché la domanda sorge spontanea: E POI? Se il debito complessivo è di 70 milioni (centesimo più, centesimo meno), 14 milioni bastano per fare cosa? E perché 5 milioni per acquisire la proprietà? A chi vanno, o andrebbero, questi soldi? A casa mia 70 meno 14 fa 56 (ma posso sbagliare), e quelli chi li paga? va bene dilazionare con l’Erario (e 30 li abbiamo per così dire “sistemati”, al di là di quelli che saranno nella realtà), ma gli altri?

Più di una volta ho sentito criticare il Presidente reo di preferire andare a sparare alle beccacce, anziché seguire la squadra, e posso capire la tifoseria, e non solo, che da il sangue per la formazione cittadina, così come posso capire chi ha girato alla larga da una situazione che chi chiede di vedere i conti (e sa fare i propri) aveva ben chiara circa; posso capire anche la difesa strenua del Presidente, che si dice disposto a cedere la propria poltrona dopo aver fatto ogni tentativo, in fin dei conti la faccia è la sua, anche se credo che oggi valga meno di una delle cartucce dei suoi amati fucili.

Mi faccio tante inutili domande pure su chi e come vengono fatti i controlli finanziari delle Società calcistiche, anche perché se ho preso io un bilancio qualunque e letto cose ridicole sulla valorizzazione di calciatori che dire sconosciuti è prendere in giro loro, la gente ed anche le “beccacce”, viene poi facilissimo capire che la fine, prima o poi, è quella che oggi viviamo, con il Cesena e non solo, altro che CR7 e menate affini.

Alla fine le beccacce hanno davvero zampe ed ali o invece camminano anziché volare, pronte comunque a farsi impallinare da chiunque per un pallone che rotola?

Il Direttore Responsabile Maurizio Vigliani – Foto Luigi Rega

Redazione IL POPOLANO

La Cesenate

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