Il movimento No Tav in marcia in Valle di Susa, per celebrare l’anniversario dell’8 dicembre 2005 quando i manifestanti si scontrarono con le forze dell’ordine per liberare i terreni espropriati per il progetto, poi cambiato, della nuova ferrovia ad alta velocità Torino-Lione. Il corteo, come è tradizione, è partito da Susa e raggiungerà Venaus, dove ci furono i disordini di 14 anni fa. In prima fila molti sindaci della Valle di Susa schierati contro la Tav, tutti con la fascia tricolore. “Questa marcia vuole celebrare quella del 2005, una di quelle giornate che resta nella storia di chi crede nella democrazia – dice Nilo Durbiano, sindaco di Venaus all’epoca dei fatti – Oggi si ripropongono questi valori, anche se c’è una sorta di torpore. La marcia è un invito a riprendere la lotta con maggior vigore”.

25 persone denunciate per scontri in area cantiere Chiomonte
– Sono 25 le persone denunciate dalla digos di Torino per i disordini avvenuti ieri sera nell’area del cantiere Tav di Chiomonte, in Val di Susa. Raggiunta la cancellata metallica posta a circa un chilometro del cantiere, alcuni manifestanti hanno ammassato della legna dandovi fuoco, con l’incendio che e’ stato spento grazie all’utilizzo di alcuni idranti artigianali. Subito dopo, circa 40 antagonisti con il volto coperto hanno lanciato, anche utilizzando fionde, una cinquantina di bombe carta, artifici pirotecnici e razzi con batterie multiple e pietre verso le forze dell’ordine, che hanno risposto con i lacrimogeni.

Redazione IL POPOLANO

La Cesenate

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