L’Emilia-Romagna è una regione che riesce sempre a stupire. Dopo aver saputo che le scuole resteranno chiuse fino all’8 marzo, un’azienda tecnologica del Modenese ha deciso di aprire le sue porte ai bambini dei dipendenti. La sala riunioni è diventata infatti un’aula studio e i piccoli sono attualmente supervisionati da un’educatrice.

Disegni, pennarelli, giocattoli e libri didattici. La sala riunioni è stata trasformata in un’aula per i bambini. È questa la soluzione pensata da un’azienda di Formigine, nel Modenese, specializzata in sicurezza informatica, per far fronte al fatto che i figli dei dipendenti, a causa dell’emergenza Coronavirus, non potranno andare a scuola fino all’8 marzo. E allora ecco l’idea: i bambini potranno stare sul posto di lavoro dei genitori, supervisionati da un’educatrice.

I figli dei dipendenti accolti in ufficio
L’azienda si è attrezzata per accogliere tutti i figli dei suoi 16 dipendenti. “Abbiamo quattro persone con dei figli, quindi con la media di due figli a persona, arriviamo a otto. Qualche corsa nei corridoi la vediamo fare dai ragazzi scatenati però questo strappa un sorriso più che un disturbo”, spiegano dall’azienda. “Con i bambini un po’ più grandi ci stiamo allenando con l’inglese”, racconta invece l’educatrice che si occupa dei piccoli. E non è escluso che quest’esperienza, se si rivelerà positiva, possa continuare anche nel periodo estivo.

Redazione IL POPOLANO

La Cesenate

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