Un nuovo virus sta terrorizzando la Cina e il resto del mondo. Partito a Wuhan, nato dal mercato dei frutti di mare e degli animali vivi, sta gia’ contagiando altri paesi.

Anche l’Italia si attrezza contro il coronavirus.
L’arrivo del Capodanno cinese amplifica il pericolo di importazione di carne non controllata.
In questi giorni quasi 9,5 tonnellate di maiale , fatte rientrare nell’UE dalla Cina in violazione delle norme doganali e sanitarie, sono state sequestrate dalla guardia di finanza di Padova, in base al provvedimento del Ministero della Salute, che vuole scongiurare la diffusione in Italia dell’epidemia di peste suina africana che ha gia’ colpito la Cina.
I prodotti erano stati nascosti in un doppio fondo, sulla falsa riga di quelli usati per trasportare droga.
Nei guai e’ finito l’imprenditore che gestiva il magazzino, denunciato per i reati di commercio di sostanze alimentari nocive, diffusione di malattie delle piante o degli animali, contrabbando e per violazione della disciplina igienica della produzione e della vendita delle sostanze alimentari e delle bevande.
Il Centro Europeo di controllo delle malattie evidenzia che l’impatto dell’epidemia del nuovo coronavirus identificato in Cina “e’ elevato”, ed e’ “ probabile un’ulteriore diffusione globale”.

Più alto in Asia, piu’ basso in Europa.
L’organismo di controllo europeo ritiene il potenziale impatto dell’epidemia “elevato” e “ un ulteriore diffusione globale” probabile, poiche’ l’agente patogeno può mutare ancora, e diventare piu’ pericoloso per l’uomo.
A Fiumicino da oggi, data in cui atterrerà il volo diretto dalla citta’ di Wuhan, sono in funzione gli scanner per il controllo della temperatura corporea dei viaggiatori.
Inoltre, verra’ predisposto l’attivazione di un canale sanitario e la compilazione di una scheda che indichi destinazione e percorso dei passeggeri, una volta sbarcati.

L’augurio e’ che il virus non arrivi fin qui, ovviamente, non e’ superfluo pero’ ricordare, che tutte le infezioni, comprese quelle da virus respiratori, come il nuovo coronavirus che sta circolando in Cina “ dipendono in qualche modo da un microbiota ben strutturato. Le parole sono di Antonio Gasparrini professore di Gastroenterologia dell’Universita’ Cattolica del Sacro Cuore e direttore dell’Unita’ operativa complessa di Medicina interna e Gastroenterologia della Fondazione Policlinico Gemelli Irccs di Roma.

Gli studi dunque ci dicono chiaramente che un “microbiota” danneggiato non ci protegge dalle infezioni, e quindi dobbiamo stare molto attenti a non danneggiare troppo il microbiota e spesso siamo proprio noi i colpevoli, perche’ usiamo farmaci in maniera sconsiderata, o perche’ non abbiamo una dieta adeguata e ricca di fibre.
Il messaggio e’ dunque che bisogna avere cura degli “inquilini microscopici che ci abitano e invecchiano con noi perche’ sono alleati fondamentali”.

Il messaggio finale è, soprattutto, attenzione all’alimentazione, ma l’augurio più grande che ci possiamo fare e’ che questa nuova Sars non arrivi proprio!

A cura di Sandra Vezzani editorialista – Foto Marco Iorio Roma

Redazione IL POPOLANO

La Cesenate

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