La semifinale di Coppa Italia se l’aggiudica un’ottimizzata Inter, che ieri ha conquistato il San Paolo. I nerazzurri hanno battuto il Napoli 2-0 con i gol di Jovetic e Ljajic.

Roberto Mancini, durante la riunione tecnica prima di lasciare l’albergo, ha comunicato ai titolari che avrebbe iniziato con Handanovic, obbligando ancora una volta Juan Pablo Carrizo a sedersi in panchina. Le altre scelte sono state un mix di sorprese e conferme. Dietro Nagatomo-Miranda-Juan Jesus-Telles, poi Medel (e non Felipe Melo) con Kondogbia, davanti Biabiany e Perisic sugli esterni, Jovetic-Ljajic nelle zone centrali.

Panchina per Icardi così come Higuain.

Sarri ha scelto Gabbiadini tra Mertens e Callejon. Dietro Hysaj-Chiriches-Koulibaly-Strinic, Valdifiori a dirigere tra David Lopez e Allan. Guarin è andato in tribuna, ormai la cessione al Jiangsu è solo da formalizzare.

Al termine della partita c’è stato anche un acceso diverbio tra Sarri e Mancini, espulsi nel finale. Il tecnico dell’Inter ha dichiarato: “Battibecco? Domandate a Sarri, che è un razzista. Io dico che uomini come lui non possono stare nel modo del calcio. Sarri ha usato parole razziste: Avevo chiesto solo al quarto uomo il perché dei cinque minuti di recupero e lui ha iniziato a inveire contro di me, dandomi del ‘frocio’ e del ‘finocchio’. Ha 60 anni e si deve vergognare, questo episodio cancella tutto. È una vergogna, uno che si comporta così in Inghilterra non vedrebbe più il campo. Negli spogliatoi sono andato a cercarlo, lui mi ha detto ‘ti chiedo scusa’, io ho risposto ‘ti devi vergognare, se tu sei un uomo sono orgoglioso di essere frocio e finocchio”.

“Il quarto uomo? Ha sentito tutto, era lì, siamo stati allontanati tutti e due”, ha aggiunto ancora Mancini.

Redazione IL POPOLANO

La Cesenate

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