La Confcommercio ha presentato i nuovi dati relativi ai consumi, che sono risultati fermi su base mensile a dicembre, ma in crescita dell’1,7% su base tendenziale.

Nel complesso, il 2015 ha evidenziato una crescita dell’1,6%, la prima dal 2007. Il dato rilevato nell’ultimo mese ha permesso una stabilizzazione della media mobile a tre mesi. Ma freniamo l’ottimismo. La confederazione ha infatti sottolineato come “questi dati si inseriscono in un contesto generale caratterizzato da una ripresa che, seppure avviata da quasi un anno, presenta ancora elementi di fragilità”.

E la ritrovata fiducia delle famiglie, salita ai massimi storici a gennaio “stenta, comunque, a tradursi in una concreta ripresa della domanda”. Secondo Confcommercio, infatti, “la crisi degli ultimi anni si è tradotta non solo in un calo dei consumi, ma anche in una erosione del risparmio cautelativo e in una sensibile riduzione della tradizionale forma di investimento delle famiglie (acquisto di abitazioni)”. E’ dunque presumibile che in questa fase “le famiglie stiano cercando forme di riequilibrio tra consumi, risparmio e investimenti e che solo nei prossimi mesi i consumi potranno tornare a crescere a ritmi più sostenuti”. Diversa la situazione sul versante delle imprese che a gennaio hanno manifestato una prevalenza di giudizi tendenti al pessimismo, seppure in misura articolata.

Redazione IL POPOLANO

La Cesenate

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