Quando succedono i colpi di stato significa che una rivoluzione in è in atto.
Significa che c’è un paese stanco di avere un dittatore al comando che dopo tanti anni detta legge e fa il bello e il cattivo tempo a suo piacimento.

In Zimbawe questo accadeva fino a due giorni fa, quando il presidente dello stato Robert Mugabe è stato arrestato, in seguito ad un colpo di stato, orchestrato da un suo ex ministro e dall’esercito che ora tiene il presidente in custodia, o meglio sotto arresto.

Il successore è già stato identificato in quello che fino a qualche giorno fa era il vicepresidente statale Emmerson Mnangagwa che ha lavorato 50 anni a fianco del presidente, per poi tramare un colpo di stato alle sue spalle.
Adesso lo Zimbawe è in mano all’esercito, ma presto, così emerge da alcuni tweet, sarà del vice.

In sondaggi nello stato africano, rivelano una grande contentezza nella gente, stufa dei metodi tirannici dell’ormai ex 90enne presidente, e di sua moglie che si pavoneggiava e spendeva soldi presi ai cittadini spremuti come delle arance.

Nonostante questo è presto per cantare vittoria, perchè prima bisogna raggiungere una stabilità politica e governativa e cercare di ridisegnare lo stato con un nuovo assetto.
Non va dimenticato che questo stato ha ottenuto l’indipendenza meno di 30 anni fa, poichè prima era una colonia inglese.
Proprio da quel periodo ha preso subito il potere Mugabe che poi non lo ha più lasciato, fino a ieri, fino al colpo di stato.

Questo tipo di atto però non sempre si risulta azzeccato.
Basta pensare a ciò che è successo in Libia dopo la caduta di Ghedaffi, altro dittatore che non ci andava proprio leggero.
Eppure la fine del regno, di tirannia e sopprusi, ma anche di cose buone fatte, ha portato tutto il paese nel caos e a una guerra civile che sembrava interminabile.
E questo scenario potrebbe palesarsi anche in Zimbawe se la situazione non verrà gestita correttamente.

Cose che capitano e che bisogna mettere in conto perchè il cambiamento di un assetto politico, specialmente nei paesi dove regna un dittatore, non è mai pacifico.

A cura di Giacomo Biondi

Redazione IL POPOLANO

La Cesenate

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