Durante un forum sulla Cnn, si sono affrontati ieri i due sfidanti per la corsa alla Casa Bianca, Hillary Clinton e Bernie Sanders; l’argomento dibattuto riguardava l’essere “progressista”. Il quesito è chi, fra i due, incarni al meglio questo concetto all’interno del partito Democratico americano.

Clinton e Sanders hanno ribadito le due visioni del partito: l’una pragmatica e l’altra di ideali. “Sono una progressista che ottiene risultati e sarò un presidente progressista che ottiene risultati”, ha dichiarato Clinton nel primo scontro dopo la vittoria all’ultimo voto in Iowa e prima dell’attesissimo voto in New Hampshire.

Clinton, rispondendo poi all’attacco di Sanders sul suo essere “progressista e moderata a giorni alterni”, ha sottolineato che “non giova al senatore fare paragoni perché chiaramente condividiamo le stesse speranze e le stesse aspirazioni per il nostro Paese”.

Sanders ha attaccato ancora Clinton sostenendo che abbia preso 15 miliardi da Wall Street e di aver votato nel 2003 per l’invasione dell’Iraq, di aver sostenuto politiche di commercio con la Cina che sono costate posti di alvoro in America: “Questo non è progressista”.

Redazione IL POPOLANO

La Cesenate

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