Ennesimo atto criminale – aggiungo vigliacco – posto in essere alla scuola Carducci, dalla quale sono stati razziati 70 tablet/pc, necessari alla didattica degli scolari. È stato sottratto – da questi infami delinquenti – anche il fondo cassa raccolto per organizzare il mercatino del Natale per i più piccini. Danni per oltre 10.000 euro.

A questo punto è necessario ribadire alcuni concetti. Oltre alla prevenzione e/o repressione dei reati (prevenire ed impedire che vengano portati ad ulteriori conseguenze), compito primario delle forze dell’ordine, a nostro avviso il percorso più naturale da seguire è quello di cercare la fiducia del cittadino nelle istituzioni. Crediamo, oggi più che mai, che questo sia l’obiettivo principale. Coinvolgere il cittadino fino a farlo diventare la prima antenna del controllo sociale, la cellula base del controllo del territorio. Il controllo del territorio non è soltanto la volante o radiomobile in più, ma la conoscenza di quella determinata area geografica tramite il coinvolgimento della gente che ci vive e il loro naturale passaggio dalla parte delle istituzioni. A tal proposito la figura del poliziotto-carabiniere o vigile di quartiere fu un’ottima intuizione istituzionale che però, così come avvenuto per altri obiettivi, è svanita nel tempo.

Ci fa molto piacere verificare che il sindaco si è finalmente reso conto della situazione insostenibile che da diverso tempo Cesena e i suoi quartieri sono costretti a subire. L’ondata di furti, spaccate, danneggiamenti e/o vandalismi e le proteste dei cittadini, sembrano infatti aver raggiunto il “disattento” palazzo, dopo che per molti mesi, se non anni, le nostre segnalazioni e quelle di altre forze sociali presenti sul territorio sono rimaste inascoltate ed ignorate, etichettandole come semplici “allarmismi”.

Ora Cesena – oltre alle 450 telecamere di video sorveglianza cittadina che a breve la faranno diventare la città più sorvegliata d’Italia – si attende un’azione concreta, e non solo di facciata, per stroncare questo fenomeno di insicurezza che crea giustificato allarme sociale, colpendo in primis quelle fasce di cittadini più indifese e deboli. Da anni la UIL, il sindacato dei cittadini, chiede a sindaco, questore e prefetto un riequilibrio in provincia della Polizia di Stato, così da dare al commissariato di Cesena – autorità locale di pubblica sicurezza – la copertura di personale adeguata (rapporto 1/1000 abitanti) ad una città delle nostre dimensioni e con evidenti problemi nel contrasto dei crimini predatori.

Sollecitiamo inoltre che sia rivista la gestione ed il coordinamento delle forze di polizia (legge 121/81), già presenti sul territorio, per ottenere da esse il massimo dell’efficienza ed efficacia. È indispensabile, da parte di chi ha compiti specifici di verifica e/o intelligence, effettuare controlli preventivi e indagini ispettive nei luoghi di ritrovo dei giovani e meno giovani (locali da ballo – discoteche – circoli privati) e nei cantieri (contrasto del lavoro nero e caporalato). Inoltre la polizia municipale non deve rappresentare solo un esercito di “esattori”, ma deve diventare anche una funzionale forza anti-crimine, con adeguato addestramento, così da essere d’ausilio alle altre agenzie deputate a fornire sicurezza a tutta la collettività. Confidiamo che il 2019 porti novità importanti sull’emergenza sicurezza a Cesena e in tutte le zone limitrofe.

Il Vice Direttore Ugo Vandelli – referente per la sicurezza UIL Cesena

Redazione IL POPOLANO

La Cesenate

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