Sale a 170 il numero dei morti per il coronavirus mentre si registra una impennata dei contagi con 1.700 nuovi casi, che si sommano ai circa 6.000 già accertati. Il numero delle vittime è salito a 170 a causa di 37 decessi nella provincia dell’Hubei, dove si e’ diffusa la malattia e uno nella provincia sud-occidentale di Sichuan.

L’allarme del governatore di Hubei: mancano medicine e protezioni Il governatore della provincia dell’Hubei, Wang Xiaodong, ha avvertito che c’è una grave carenza di forniture mediche, non solo a Wuhan, citta’ epicentro dell’epidemia dal nuovo coronavirus della polmonite, ma anche nella citta’ vicine. Il governatore ha aggiunto che mancano anche gli indumenti protettivi usa e getta. “E’ la prima cosa a cui penso la mattina quando mi sveglio”, ha detto in una conferenza stampa riportata dai media locali.

Secondo il governatore, la situazione è cosi’ grave che alcuni tra il personale medico indossano impermeabili e sacchetti di immondizia monouso come copriscarpe per proteggersi.

Due casi sospetti su una nave da crociera a Civitavecchia Due casi sospetti di Coronavirus sono in questo momento in isolamento nell’ospedale di bordo di una nave della Costa Crociere ferma al porto di Civitavecchia. Moglie e marito cinesi di Hong Kong, sono stati già raggiunti dai medici dello Spallanzani per realizzare i test. Ad avere la febbre sarebbe la donna, ma anche il marito è stato posto in isolamento. Secondo quanto si è appreso gli altri passeggeri, 6 mila circa, al momento non potrebbero scendere dalla nave. La coppia, salita a Savona alcuni giorni fa, era arrivata in Italia a Malpensa il 25 gennaio. I campioni dei due turisti, si apprende dal ministero, sono già stati prelevati e nel giro di poco si attendono i risultati per poter sbloccare la situazione. La Capitaneria di porto attende l’ok di personale sanitario e ministero per far sbarcare i passeggeri.

Primo caso in Tibet Anche il Tibet ha riportato il suo primo caso, rende noto la Commissione sanitaria nazionale(Nhc) cinese.

Le 38 nuove morti segnano il più alto aumento di decessi giornalieri dall’inizio dell’epidemia e arrivano mentre è incorso un massiccio sforzo di contenimento che sta tenendo bloccate decine di milioni di persone nello Hubei. La maggior parte delle ultime infezioni segnalate si è verificata proprio nella provincia focolaio del virus, che ne ha registrate 1.032.

Usa: manderemo i nostri migliori esperti Gli Usa invieranno i loro “migliori esperti”, su invito della Cina, per collaborare alle ricerche sul coronavirus. Lo ha annunciato il consigliere economico della Casa Bianca, Larry Kudlow. “Stiamo inviando in aiuto i nostri migliori esperti del Centro di controllo per la prevenzione della malattie”, ha dichiarato Kudlow ai giornalisti, precisando che gli esperti Usa sono stati invitati dalla Cina a lavorare insieme all’Organizzazione mondiale della Sanita’ (Oms) nella ricerca di una cura.
Nei giorni scorsi il presidente, Donald Trump, aveva offerto alla Cina e all’omologo Xi Jinping “ogni aiuto necessario”: “i nostri esperti sono straordinari”, ha assicurato Trump in un tweet.

Ikea chiude tutti i suoi negozi in Cina Ikea ha annunciato la chiusura temporanea di tutti i suoi negozi in Cina a causa dell’emergenza coronavirus. Ieri, il gruppo svedese aveva annunciato la decisione di chiudere circa metà dei suoi punti vendita cinesi, per poi annunciare oggi misure più drastiche. I negozi rimarranno chiusi per un tempo indefinito.

Nuova riunione dell’Oms L’Organizzazione mondiale della sanità domani terrà una nuova riunione d’emergenza di esperti per stabilire se l’epidemia di coronavirus iniziata in Cina costituisca un’emergenza sanitaria internazionale. Il meeting è stato convocato dal direttore generale Tedros Adhanom Ghebreyesus dell’organismo Onu basato a Ginevra. “La decisione di riunire nuovamente il comitato d’emergenza è basata sull’evidenza di aumento del numero di casi e anche della trasmissione del coronavirus da uomo a uomo anche al di fuori dalla Cina. Questi sviluppi sono di grande preoccupazione”, afferma in conferenza stampa nella sede dell’Organizzazione mondiale della sanità (Oms) a Ginevra Michael Ryan, Executive Director, Who Health Emergencies Programme, appena rientrato dalla missione in Cina. “Fuori dalla Cina abbiamo avuto finora solo 68 casi” di coronavirus, “pari all’1% del totale, e nessuno morto”. Questo “è merito degli sforzi straordinari fatti dal governo cinese per fermare la diffusione del virus”. Così, in conferenza stampa a Ginevra, il direttore generale dell’Oms, Tedros, appena rientrato dalla Cina. Le 142 che persone decedute vivevano in Cina. La stragrande maggioranza dei contagiati era stato in Cina, e solo 3 non vi erano stati”. Rimpatrio italiani con aereo civile “Saranno una cinquantina gli italiani che torneranno in Italia”. E’ quanto ha dichiarato il viceministro della Salute Pierpaolo Sileri intervistato da Radio Radio. “L’ipotesi di lavoro è quella di un atterraggio a due giorni da oggi di un aereo civile sotto l’egida militare. Stiamo valutando dove far proseguire la quarantena che certamente ci sarà, conclude Sileri, limitata a un quindicina di giorni, che è il periodo d’incubazione del virus”. “Stiamo lavorando perché un volo parta domani e provi a raccogliere i 60 italiani che vivono lì e chiedono di poter rientrare da Wuhan” ha poi affermato il ministro della Salute Roberto Speranza durante la registrazione di una puntata di Porta a Porta. “La situazione è molto seria e non può essere sottovalutata – ha aggiunto Speranza -. Bisogna tenere alta l’attenzione ma non bisogna fare allarmismo. Ho chiesto una riunione urgente dei ministri europei perché anche gli altri paesi facciano altrettanto, ma stiamo parlando di nove casi in tutta Europa, non bisogna fare allarmismo”. “Il governo italiano è impegnato per dare il massimo supporto ai nostri connazionali in Cina”, scrive il ministro degli esteri Luigi Di Maio su twitter confermando che “domani parte un volo per il rimpatrio degli italiani che si trovano a Wuhan”.

Redazione IL POPOLANO

La Cesenate

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