Ce lo dobbiamo dire una volta per tutti, e il plurale questa volta è usato per identificare noi che abbiamo davvero a cuore i colori bianconeri, siamo tra i migliori in Italia.
Tutti gli altri stanno dietro e di un bel po’ per quello che riguarda presenze e tifo in questa categoria, ma si potrebbe citare pure la serie B e perchè no parte della massima serie.

Sono dati freschi, recenti, che si riferiscono non solo al campionato dei dilettanti, lasciato fortunatamente alle spalle, pure quelli contro il Piacenza, la Vis Pesaro.
Numeri che fanno chiaramente capire quale abisso ci sia tra il popolo bianconero e le altre tifoserie sparse per il paese.
Merito del presidente Patrignani e soci che hanno scelto le persone giuste dal direttore sportivo Alfio Pelliccioni al segretario generale Marco Valentini al mister Francesco Modesto per la realizzazione di una salvezza e di un sogno, ma anche soprattutto per il cuore e la passione che il pubblico cesenate non ha mai lesinato quando i tempi non erano belli come oggi, quando i campi frequentati non erano quelli lindi e puliti. Quando insomma, le cose non erano al top come ora e i cesenati hanno sempre potuto dire “io c’ero e continuerò ad esserci”.

E’ vero che nel corso degli anni ci sono stati mutamenti, alcune volte repentini, ma il “credo” per il cavalluccio è rimasto una quotidiana preghiera.
E, nei corsi che si sono susseguiti, le generazioni non si sono mai disunite compiendo un’obbedienza che sa di miracolo.

La bandiera del Cesena sventola ancora sempre con la sua totale ampiezza con la stessa fashion di quando la squadra di Pippo Marchioro era approdata in coppa Uefa.
Sarebbe interessante promuovere le società di calcio, non solo per quello che ottengono in campo attraverso una “rosa”, ma proprio per il principio sociale delle presenze sugli spalti. Perchè lo stadio è anche aggregazione, confronto, scambio di opinioni, nascite di nuove amicizie e amori inaspettati.
Contro la Sambenedettese, una partita che ci fa tornare indietro nel tempo, Butic e compagni saranno spinti ancora una volta alla vittoria da un pubblico straordinario e dalle capacità venatorie di aiutare i bianconeri nei momenti ostici.

Certo, sarà, un anno sicuramente transitorio per lo stravolgimento all’interno dello spogliatoio, ma la scommesa volta al futuro rimane positiva.
Quella che vuole fortemente e fermamente i colori bianconeri nel candore delle serie B o tra i miracolati della massima serie!

Il Direttore Editoriale Carlo Costantini – Foto Valerio Casadei

Redazione IL POPOLANO

La Cesenate

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