Si concluderà il festival della Canzone italiana a ridosso del prossimo carnevale di Venezia. Non ha caso, pensando al Cesena di Giuseppe Angelini e a Sanremo, mi è tornato in mente il ritornello che cantava Orietta Berti sul palco: “Finchè la barca va lasciala andare…”
I bianconeri, non è retorica spicciola, stanno remando con il vento in poppa verso la promozione diretta.
Certo, i punti che contano, stanno arrivando per merito dei giocatori che da inizio stagione si sono sempre contraddistinti per l’anagrafe e le loro qualità tecniche individuali.
Spicca tra tutti il bomber Ricciardo a quota 15 reti e dietro di lui il numero uno Agliardi che continua a stupire anche se stesso con parate salva risultati da massima serie.
Nel podio dei magnifici tre, dopo il suo arrivo invernale, inseriamo Fortunato, non solo per i suoi goal apparsi determinati, ma per quella naturale determinazione encomiabile mostrata sul terreno di gioco.
E’ un dovere per chi scrive, ricordare anche la caparbietà, l’umiltà, il senso della posizione del capitano De Feudis.
Chi invece, a nostro modo di vedere ha lasciato alcune perplessità è Biondini da Montiano. Ma era preventivabile e nei progetti iniziali della società che il “biondo centrocampista” era più utile per fare gruppo, coesione negli spogliatoi visti i precedenti trascorsi con la maglia del cavalluccio e considerando il rolo che andrà a ricoprire nel futuro per il club nato da poco dopo le ceneri dell’A.C. Cesena.
Il campionato ora entra nel vivo. Le partite che si giocheranno come una stella filante, una dietro l’altra a distanza di pochi giorni.
Il prossimo test sarà contro il Sant’Arcangelo in caduta libera e dopo un paio di giorni il Cesena sarà ospitato al Morgagni di Forlì con i padroni di casa disperatamente in cerca di punti.
Dunque una doppia opportunità per la capolista di allungare ulteriormente la distanza nei confronti dell’unica rivale rimasta in piedi.
Ovvero quel Matelica partito come un razzo coreano e poi a ridosso delle festività natalizie in armistizio.
Una volta superati i due derby, mancheranno 11 giornate alla fine del camponato con 33 punti in palio.
Quasi sicuramente un po’ tutti inizieranno a fare i conti di quante vittorie dovrà incanalare il Cesena per cucire sul petto il suo scudetto.
Una cosa è certa, i tifosi fremono sugli spalti per uscire il prima possibile da questa categoria angosciosa, che non ha nulla a che fare con i valori storici della maglia.
Allora dai Cesena….
Finchè la barca va lasciala andare…

Il Direttore Editoriale Carlo Costantini

Redazione IL POPOLANO

La Cesenate

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