L’Olimpo non è solo il Monte più alto della Magna Grecia, può essere anche definito come una fortezza dove gli eroi sfidano i deboli.
E, così, tanto per fare una similitudine L’Olimpo non è solo il Monte più alto della Magna Grecia, può essere anche definito come una fortezza dove gli eroi sfidano i deboli.
E, così, tanto per fare una similitudine greca potente, il Cesena si è costruito il suo “muro” intorno a se per indurre agli avversati una paura irreversibile.
I bianconeri, infatti, dominano dall’alto il campionato dilettantistico e non vediamo all’orizzonte, nubi scure o di vendetta, che potranno frenare l’esaltazione in campo. La piega del campionato, come accade in serie A, pare già stirata, il cavalluccio ha alzato definitivamente la testa per portare nuovamente in porto una promozione diretta.
Il distacco dal Matelica appare abissale e questo elastico in classifica rimarrà ben teso fino al termine della stagione. Il Cesena sotto l’aspetto della qualità tecnica è indubbiamente la rosa più forte in assoluto in questa categoria. Il merito lo si deve alla società e a quel Alfio Pellicioni arrivato in Romagna in sordina, che in fatto d’esperienza non ha nulla da dividere con i suoi colleghi. Il nuovo direttore sportivo, senza troppi fronzoli, è riuscito a dare al tecnico Giuseppe Angelini, calciatori di categorie superiori.
Le parate di Agliardi, i goal di Ricciardo sono perle vere che si notano tra i grandi campioni. Ma c’è pure un altro ingrediente importante utilissimo nel calcio. Quell’ingrediente si chiama “gruppo unito”…
Quando si gioca per il risultato, spesso non è solo il giocatore di riferimento a fare la differenza; è, l’amalgama, l’insieme di gioco composto da formule semplici. A tutto questo dobbiamo aggiungere la maturità della squadra vista nei momenti di difficoltà unita a quel pizzico di equilibrio tattico che fa innamorare i paganti.
Il Cesena è pronto al salto di qualità, a tornare dove gli compete di essere non solo per i trofei portati in bacheca dal dopoguerra, ma per quella immensa e straordinaria massa popolare che non ha mai smesso di professare la fede dalla Fiorita all’Orogel Stadium/Dino Manuzzi. Una forza d’urto composta da almeno cinque generazioni di fenomeni che hanno fatto conoscere il vescillo sotto il Monte Garampo a tutta l’Italia e in molti paesi del Mondo. Non a caso nelle sponde del fiume Savio, hanno allenato fior di tecnici e hanno calcato la pelota straordinari professionisti partiti dal settore giovanile per arrivare ai grandi club e alla Nazionale azzurra.
Manca lo scudetto, certo…, ma sarebbe già straordinario poter immaginare che in Lega Pro, sulla seta delle maglie, tornasse a vivere per sempre quel cavalluccio rampante come una Ferrari!

Il Direttore editoriale Carlo Costantini – Nella Foto Valerio Casadei (Raffaele Rodoquino)

Redazione IL POPOLANO

La Cesenate

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