Dopo il crack estivo dell’ A.C. Cesena spa, i bianconeri ripartono dalla serie D sotto una nuova stella con una società nuova che sta gettendo le basi per il futuro dietro a tante incognite. Ma ciò che contava per la città era ridare una squadra di calcio per non dissipare un patrimonio storico e una fedeltà unica difficilmente riscontrabile in altri luoghi.
Il Cavalluccio ha rappresentato le gesta di almeno tre generazioni a partire dal dopo-guerra, e, quel sentimento intrinsico nato nel 1940 non si è mai spento fino ai tempi nostri.
Il campionato è iniziato e il Cesena Fc è partito subito con il piede giusto andando a sfatare il campo difficile dell’Avezzano. In cattedra sono saliti Ricciardo e Tortori che con i loro primi goal hanno concesso al gruppo romagnolo di tornare a casa con l’intera posta.
Domenica nel campo del Morgagni a Forlì, con oltre 2.500 tifosi al seguito della compagine cesenate, vista la redisua distanza chilometrica, il mister Beppe Angelini schiererà un undici volto all’attacco per dare del filo da torcere alla Agnonese. In caso di successo, il Cesena non solo farebbe sentire il proprio peso, ma consoliderebbe il primato in classifica che sicuramente aiuta sotto l’aspetto morale creando la giusta autostima, rimanendo con i piedi per terra. D’altronde il Cesena è chiamato alla vittoria finale vuoi per il suo blasone, ma anche perchè gli ingredienti sono di buona qualità.

Redazione IL POPOLANO

La Cesenate

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