L’esonero di Giuseppe Angelini poteva essere evitato, la colpa della società o per meglio dire di Martini-Lelli piu’ martoranesi che cesenati o se preferite un miscuglio. Ci si domanda a cosa e’ servito l’ex tecnico bianconero se non quello di vederlo nei panni di un prototipo del calcio. Certo che se il futuro di questa piccola societa’ si basa su di una programmazione annuale, beh allora ha molti cadranno i capelli.
Angelini non avrebbe dovuto nemmeno iniziarla questa stagione, tanto era stato delegittimato dalla società in almeno tre occasioni durante l’arco di un campionato da letargo e tanto da assistere alla esecuzione del meno responsabile di tutti, Alfio Pellicioni, che signore fino in fondo, come sempre, non se ne è lavato le mani e senza dire una parola lo ha salvato in corsa, anche quando il traguardo della squadra, del gioco pareva svanire. Invece no, con passo talentuoso anche se giovanile la promozione e’ arrivata. Non si puo’ certo dire dunque che Angelini era inesperto per una categoria parrocchiale e che lo sia per allenare in serie C. Dunque esonerare chi alla fine ha vinto con tutto lo spogliatoio legato al mister e’ sicuramente un azzardo, quantomeno una scommessa rilevante.
Ci pare di capire infatti che da domani la societa’ potrebbe entrare in una fase di totale assenza di programmazione,denaro e imprenditorialita’ compresa se si blocca MODESTO (scusate ma non so chi sia), per una cifra intorno ai 30.000 euro, che probabilmente per cuore avrebbe accettato pure il sacrificato. Vedremo se il nuovo arrivato avra’ quell’animus pugnandi necessario a chi si deve salvare dalla retrocessione, obiettivo primario di Patrignani e soci. Ma attenzione se molto dipendera’ al suo credo di gioco, sara’ altrettanto fondamentale avere a disposizione gli interpreti adatti senza entrare in rotta di collisione con la nuova rosa. E’ un attimo per un allenatore in questa categoria perdere di vista tutti i riferimenti necessari per fare il proprio mestiere, senza vedere fantasmi e ombre da tutte le parti fino a rendere indispensabile il suo saluto anticipato. Infine sara’ necessario il coinvolgimento con il territorio, pensando e sperando che fare appello sempre e solo all’impegno e al sacrificio possa bastare al suo primo anno di serie C sopra una panca che scotta.

Il Direttore editoriale Carlo Costantini

Redazione IL POPOLANO

La Cesenate

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